Sabato notte l'accoltellamento, l'autore catturato grazie alle telecamere del bar
RIVER CAFÈ CONTRO LA CHIUSURA: "CASTIGATI SE SI COLLABORA"
Ricorso presentato stamani in Prefettura dall'avvocato Aloisi
TREVISO - Presentato ricorso in Prefettura, dall'avvocato Gianpiero Aloisi, legale di Claudio Rosin, per l'annullamento del decreto firmato dal Questore di Treviso che ha portato alla chiusura per dieci giorni del bar “River cafè” di viale della Repubblica. All'esterno del locale, nella notte di domenica, un marocchino 22enne era stato colpito a coltellate da un kosovaro della stessa età, Valmir Gamsci. Il balcanico, resosi subito irreperibile è stato arrestato lunedì sera dagli agenti della squadra mobile mentre pranzava con due amici. Pur con a carico la pesante accusa di tentato omicidio lo straniero già dalla giornata di ieri è stato messo ai domiciliari. “Mi sconvolge -riferisce l'avvocato Aloisi- che ci sono appelli delle forze dell'ordine per collaborare e quando questo avviene si viene pure castigati”. Il ricorso avrebbe, secondo il legale, buone probabilità di essere accolto: nelle premesse del documento, consegnato giovedì mattina nelle mani di Claudio Rosin, è segnalato che l'episodio sarebbe avvenuto all'interno del locale. In realtà, come ben documentano i filmati delle telecamere del locale e i rilievi della polizia scientifica effettuati domenica mattina, l'aggressione è avvenuta ad oltre 50 metri di distanza dal bar. “Da valutare -chiude l'avvocato Aloisi- sono anche i danni per la chiusura del locale, una vera e propria mazzata in tempi di crisi come questi”.
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