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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Accusato di truffa e ricettazione un 52enne di Istrana originario di Padova

PAGA IL PIENO DELL'AUTO CON UN ASSEGNO RUBATO, A PROCESSO

L'imputato si difende: "Sono vittima io stesso di un raggiro"


ISTRANA - (gp) A processo per truffa e ricettazione si proclama innocente definendosi lui stesso vittima di un raggiro. E' la bizzarra vicenda che vede protagonista un 52enne originario di Padova che nel gennaio 2008 si era presentato a fare benzina presso il suo distributore di fiducia, la stazione “Acca sei” di Istrana. Dopo aver fatto il pieno aveva pagato con un assegno del valore di circa 3 mila euro, pretendendo poi la differenza in contanti. Al momento di incassarlo però il titolare della pompa di benzina aveva scoperto che quell’assegno era in realtà rubato. L'uomo è così finito alla sbarra per truffa e ricettazione, ma la sua versione dei fatti è diversa. Oltre a respingere le accuse, il 52enne sostiene che quell'assegno da 2.911 euro gli sarebbe stato consegnato da un conoscente che gli aveva chiesto di cambiarlo a suo nome dopo che l'aveva trovato nella sua cassetta della posta. In realtà non era un regalo, ma un errore della compagnia assicuratrice che aveva recapitato l’assegno al vecchio indirizzo del regolare proprietario. L'udienza è stata rinviata al prossimo 12 dicembre.