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Il presidente Di Santo: "Falsità da parte di vigliacci, quereliamo"
LETTERE ANOMIME CONTRO IL CREDITO TREVIGIANO
Una "Associasion dei amighi dea banca" accusa il cda
VEDELAGO - Lettere anonime contro i vertici di Credito Trevigiano. Da alcuni giorni diversi residenti di Vedelago, Caerano, Montebelluna e altri comuni della zona, stanno ricevendo una missiva, con molte accuse al presidente della banca di credito cooperativo Nicola Di Santo e agli altri consiglieri di amministrazione dell'istituto. Una fantomatica "Associasion dei amighi dea banca de Vedeago e Caeran" imputa ai componenti del cda di aver ottenuto dalla banca prestiti a tassi agevolati per se stessi e per amici e familiari. Sotto accusa anche i gettoni di presenza ritenuti troppo munifici, ma viene paventata pure una mala gestione dell'istituto, con quelli che vengono definiti "prestiti marsi" aumentati di 14 volte in pochi anni. "I se magna i nostri schei e i manda in maeora a banca" è il titolo del testo, scritto interamente in dialetto.
Accuse a cui il presidente Di Santo intende replicare per via legale: pronta una querela per diffamazione.