Ammesso al rito abbreviato Claudio Vendramin, 58enne ex operaio di Ponzano
L'INVALIDO BALLERINO OTTIENE LO SCONTO DI UN TERZO DELLA PENA
Accusato di truffa all'Inps: con una tetraparesi ballava la salsa
TREVISO – (gp) L'invalido ballerino ottiene lo sconto di pena subordinato a una perizia medica che ne accerti le condizioni fisiche. Questo il risultato della prima udienza a carico di Claudio Vendramin, l'ex operaio 58enne di Ponzano Veneto accusato di truffa ai danni dell'Inps per essersi intascato dal 2002 al 2010 una pensione di invalidità, con tanto di accompagnatoria, per un totale di 165 mila euro. Attraverso una memoria difensiva presentata in sede di udienza preliminare (che aveva però spinto il gup Umberto Donà a respingere l'ammissione al rito abbreviato disponendo il rinvio a giudizio) Claudio Vendramin aveva infatti già affermato di essere stato “miracolato” dal cortisone che assume regolarmente dal 2007 e che gli avrebbe permesso, pur colpito da una grave tetraparesi agli arti inferiori, di camminare e addirittura ballare salsa e merengue tre volte alla settimana. Il prossimo 20 giugno verrà affidato l'incarico per effettuare gli accertamenti clinici necessari e poi verrà fissata una nuova udienza per discutere i risultati ed emettere la sentenza. Per la Procura però l'uomo avrebbe barato ai controlli medici della commissione sanitaria e inscenato in paese la sua finta malattia: una recita che gli ha fatto guadagnare oltre 2 mila euro al mese per nove anni. A smascherarlo fu la moglie che, assoldato un investigatore privato della Cosmopol, stava costruendo le prove per la causa di separazione. Nel frattempo è stato pure confermato il sequestro cautelare conservativo dell'abitazione dell'uomo. Nell'aprile dello scorso anno infatti la polizia giudiziaria aveva messo i sigilli alla casa di Vendramin (per un valore stimato di circa 200 mila euro). Dissequestrate invece in secondo tempo l'auto, una Skoda Fabia, e il conto corrente postale, per un totale di poco superiore ai 20 mila euro. Il pensionato continua comunque a essere custode giudiziario dei beni: in pratica può continuare a vivere nella casa, ma non potrà venderla o affittarla.