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Arrestati anche tre italiani: gli spacciatori del gruppo che si riforniva in Albania
TRENTA CHILI DI DROGA IN FREEZER MAXI-SEQUESTRO DELLA POLIZIA
Marijuana in casa e nel garage di due albanesi a Vedelago
VEDELAGO - Tanta marijuana da far fumare tutta la provincia. La Squadra mobile della Polizia di Treviso ha compiuto un maxi-sequestro: oltre 30 chilogrammi di hashish, il maggior quantitativo nella Marca, almeno in anni recenti. La maggior parte della droga era nascosta, suddivisa sette in sacchi di plastica, in camera e in un freezer spento, nel garage di un albanese. Artlind Hushi, 28 anni, disoccupato e residente a Vedelago, è stato arrestato. In carcere è finito anche il connazionale Benard Shametaj, stessa età, che con lui divideva l'appartamento: i due sono sospettati di essere il vertice di una rete che importava lo stupefacente direttamente dall'Albania e poi lo spacciava nella Castellana, ma visti la quantità a disposizione con ogni probabilità anche nel capoluogo e dintorni. Un terzo albanese è ricercato: dovrebbe essere detenuto da qualche giorno in una prigione della Germania. Oltre ai due stranieri, le manette sono scattate anche per tre italiani, probabilmente gli spacciatori intermedi. Nella stessa mattina è stato arrestato D. M., disoccupato di Castelfranco, classe 1974, trovato in possesso di 720 grammi di "marija" e di un bilancino di precisione. A. A., residente a Paese, anche se originario di un'altra regione d'Italia, invece, era finito dietro alle sbarre già il 17 aprile, poichè aveva con sè 16 grammi di cocaina, mentre sette giorni prima gli agenti avevano bloccato un pizzaiolo di Castelfranco con nel bagagliaio dell'auto un chilo di hashish dentro una scatola di scarpe. Proprio da questo primo arresto gli investigatori sono partiti per ricostruire l'organizzazione. Ora si sta cercando di capire da quanto il gruppo fosse attivo sul territorio di definire l'entità del giro messo in piedi: lo smercio di marijuana, acquistata in grandi quantità a basso prezzo e rivenduta a dieci volte tanto, potrebbe essere ancor più lucroso della cocaina stessa.
Ai nostri microfoni, il questore di Treviso, Carmine Damiano, e il dirigente della Squadra mobile, Roberto Della Rocca.