Alla sbarra il 24enne Roberto Durdevic e la moglie 21enne Giada Ciarelli
RAGGIRATO SU FACEBOOK: COPPIA PATTEGGIA 18 MESI DI CARCERE
erano accusati di tentata estorsione e di circonvenzione d'incapace
TREVISO – (gp) Un anno e sei mesi di reclusione a testa per circonvenzione d'incapace e tentata estorsione. Questa la pena patteggiata di fronte al gup Silvio Maras da Roberto Durdevic, 24 anni, e dalla moglie 21enne Giada Ciarelli. I due erano finiti alla sbarra per aver raggirato un 38enne trevigiano conosciuto su facebook. La vittima, che soffre di un lieve disturbo mentale, era caduta nella trappola credendo di aver dato avvio a una relazione virtuale con la ragazza. Alla richiesta di lei di un posto dove andare a dormire, visto che gli aveva detto di aver perso la casa, l'uomo si rese disponibile ad accoglierla. La donna si presentò dunque nell'abitazione della vittima, ma non era sola. Con lei c'era infatti un bambino di pochi mesi e un uomo, che aveva spacciato per suo fratello. In realtà si trattava del marito e nel giro di qualche giorno la casa del malcapitato diventò la dimora di altri parenti de due imputati: in tutto cinque persone che avevano finito per stabilirsi nell'abitazione. Ma non è tutto: per l'accusa Durdevic iniziò a chiedere denaro al 38enne sostenendo che avesse avuto una relazione sessuale con la 21enne e che da quegli incontri fosse nato un bambino. Di conseguenza era in dovere di mantenerlo. Stremato dalle richieste continue di denaro e ospitalità, il 38enne si rivolse alla polizia municipale di Preganziol che portò alla luce il raggiro.