Incidente probatorio fissato il prossimo 8 giugno di fronte al gip Elena Rossi
SPARA AL COLLEGA FINANZIERE: UNA SERIE DI PERIZIE SUL CASO
Funzionamento dell'arma, dinamica ed esame balistico i quesiti chiave
TREVISO – (gp) Una perizia tecnica sull'arma, una balistica sullo sparo e una ricognitiva sulla dinamica dell'incidente. Sono questi i quesiti che verranno posti ad altrettanti esperti il prossimo 8 giugno nel corso di un incidente probatorio per fare piena luce sul caso del finanziere colpito a una gamba da un proiettile partito per sbaglio dalla mitraglietta di un collega lo scorso 4 maggio all'interno del parcheggio interrato dell'Appiani.
Al momento sono due le inchieste aperte: una del tribunale ordinario di Treviso con l'ipotesi di reato di lesioni colpose, l'altra del tribunale militare di Padova. Di certo c'è che lo sparo partito dalla Beretta M12 S di un finanziere 40enne poteva avere conseguenze ben peggiori: l'angolatura del colpo dall'alto verso il basso e la zona colpita hanno graziato la vittima, un collega di 38 anni. Il proiettile si è infatti conficcato da destra verso sinistra all'altezza del gluteo sfiorando l'arteria femorale.
Ovviamente si è trattato di un incidente, e se ci sia stata o meno negligenza da parte del finanziere lo stabiliranno le indagini, anche a fronte dell'esito dell'incidente probatorio di fronte al gip Elena Rossi. Un altro punto certo è che la pistola non aveva la sicura e fortunatamente era impostata in modalità “sparo singolo”.
Se fosse stata in modalità automatica sarebbero partiti una raffica di colpi che avrebbero potuto uccidere il collega. Tutto sommato è dunque andata bene alla vittima che qualche ora dopo l'incidente aveva già ricevuto la visita in ospedale del collega il quale, ancora sotto choc per l'accaduto, gli aveva presentato le proprie scuse ricevendo un abbraccio fraterno dal compagno.