Conferito a Carmelo Biz l'incarico per la tripla perizia sull'incidente dell'Appiani
SPARA AL COLLEGA: 80 GIORNI PER CHIARIRE COSA SIA ACCADUTO
Funzionamento dell'arma, dinamica ed esame balistico i quesiti chiave
TREVISO – (gp) Carmelo Biz, agente della Digos di Treviso, avrà 80 giorni di tempo per effettuare una perizia tecnica sull'arma, una balistica sullo sparo e una ricognitiva sulla dinamica dell'incidente in merito al caso del finanziere colpito a una gamba da un proiettile partito per sbaglio dalla mitraglietta di un collega lo scorso 4 maggio all'interno del parcheggio interrato dell'Appiani.
L'incarico è stato conferito dal gip Umberto Donà che ha fissato la data per la discussione dei risultati il prossimo 5 ottobre. Al momento sono due le inchieste aperte: una del tribunale ordinario di Treviso con l'ipotesi di reato di lesioni colpose, l'altra del tribunale militare di Padova. Di certo c'è che lo sparo partito dalla Beretta M12 S di un finanziere 40enne poteva avere conseguenze ben peggiori: l'angolatura del colpo dall'alto verso il basso e la zona colpita hanno graziato la vittima, un collega di 38 anni. Il proiettile si è infatti conficcato da destra verso sinistra all'altezza del gluteo sfiorando l'arteria femorale. Ovviamente si è trattato di un incidente, e se ci sia stata o meno negligenza da parte del finanziere lo stabiliranno le indagini.
Un altro punto certo è che la pistola non aveva la sicura e fortunatamente era impostata in modalità “sparo singolo”. Se fosse stata in modalità automatica sarebbe partita una raffica di colpi che avrebbe potuto uccidere il collega.
Tutto sommato è dunque andata bene alla vittima che qualche ora dopo l'incidente aveva già ricevuto la visita in ospedale del collega il quale, ancora sotto choc per l'accaduto, gli aveva presentato le proprie scuse ricevendo un abbraccio fraterno dal compagno.