Il tribunale ha stabilito che Cristiane Costa non poteva aver bevuto prima di guidare
UBRIACA AL VOLANTE ANCHE SE ASTEMIA: ASSOLTA DAL GIUDICE
Per la difesa si è trattato di uno scambio di provetta o di un falso positivo
MOGLIANO VENETO – (gp) Da subito aveva detto che si trattava di un errore, ma si è vista comunque ritirare la patente. Ora, a un anno e mezzo dai fatti, la 36enne di Marcon Cristiane Costa ha vinto la sua battaglia: dopo essere rimasta cinque mesi senza patente il tribunale di Treviso l'ha infatti assolta nel procedimento penale che la vedeva imputata per guida in stato d'ebbrezza pur essendo astemia. Era il novembre 2010 quando la donna venne coinvolta in un incidente a Mogliano Veneto. Le analisi del sangue effettuate in ospedale stabilirono che la donna guidava con un tasso alcolico di 2,31 g/l. Una circostanza impossibile visto che la 36enne non beve un goccio d'alcol, ma da quelle analisi la Procura le inflisse un decreto penale di condanna di 47 mila euro. Cristiane Costa decise così di rivolgersi all’avvocato Giuseppe Dalmartello che presentò subito un ricorso al giudice di pace e l’opposizione al decreto penale per accertare come possa essere avvenuto quello che per la difesa è stato un errore o un falso positivo. “Uno scambio della provetta del sangue? Non posso assolutamente sostenerlo - ha spiegato l’avvocato Dalmartello - ma certamente qualcosa è avvenuto se una donna di 50 chili, nonché astemia, è stata fatta passare per ubriaca, con una percentuale di alcol nel sangue da coma etilico. La cliente si era inoltre vista accusare di aver causato lo scontro quando gli agenti della stradale l’hanno invece scagionata”. Ora è dello stesso avviso anche il tribunale.