Alla sbarra con l'accusa di violenza sessuale un pensionato di 64 anni di Breda di Piave
STUPRA LA VICINA DI CASA: AL VIA IL PROCESSO A UN PENSIONATO
Avrebbe costretto una giovane a un rapporto sessuale completo
BREDA DI PIAVE – (gp) La dinamica dei fatti la chiarirà il processo, ma l'accusa è chiara: violenza sessuale. Si è aperto infatti il procedimento penale a carico di un pensionato di 64 anni di Breda di Piave reo, secondo il pubblico ministero Valeria Sanzari, titolare delle indagini, di essersi introdotto nella casa della giovane vicina di origine marocchina mentre la donna dormiva nel proprio letto, di essersi infilato sotto le coperte e, usando il peso del proprio corpo, di averla obbligata con la violenza a subire un rapporto sessuale completo.
Un'ipotesi accusatoria confermata dalla vittima, che ha deciso di costituirsi parte civile, ma che viene contestata dall'imputato, difeso dall'avvocato Francesco Murgia. L'uomo infatti nega ogni abuso e nega di aver avuto rapporti sessuali con la vicina, pur conoscendola molto bene visto che le loro case distano soltanto pochi metri.
Ma per l’accusa, tra il 15 e il 25 agosto 2011, quella violenza c'è stata. Il pensionato, dopo essersi introdotto nella camera da letto della donna, si sarebbe piazzato con il corpo sopra quello della magrebina che, sia per lo spavento che per il peso, rimase immobilie e non riuscì a reagire alle voglie del pensionato.
Il 64enne, sempre per l’accusa, riuscì così a consumare un rapporto sessuale completo con la vicina di casa. A denunciare il fatto alle autorità fu la stessa vittima la quale, dopo lo stupro, chiese aiuto a un’amica e le raccontò tutto.