Accuse anche alla famiglia Benetton: "Non hanno mosso un dito"
I SOSPETTI DI DJORDJEVIC: "IL NO DI ZAGO NON L'HO ANCORA CAPITO"
"All'estero giocano club indebitati, in Italia cancellano quelli sani"
TREVISO Coach Sasha Djordievic non ci sta. E' un combattente, non è abituato ad accettare una sconfitta, tantomeno vedere cancellata la sua società e la speranza di continuare ad allenare a Treviso. Insopportabile l'idea, ancor più qualche sospetto che continua a rodergli l'animo. "Ancor oggi mi chiedo perché Bruno Zago abbia rinunciato improvvisamente a far parte di Universo Treviso dopo due mesi e quando c’era ancora tempo. Mi suona davvero molto strano. Sarebbe bastata solo una settimana in più, ma dopo quel no non c’è stato più possibilità di fare niente. Dico un'altra cosa: 5 giorni dopo il ritiro di Zago, avevamo trovato comunque un grosso imprenditore che aveva accettato il progetto, ma non c‘era più tempo. Ugualmente si è riusciti a mettere in piedi una società grazie ad un entusiasmo pazzesco: chapeau a coloro che hanno dato i 100 euro, a chi ci ha messo la faccia, sono loro che vanno elogiati, la Fip invece s'è nascosta dietro la forma, io guardo la sostanza." Da Ponzano non è arrivato altro che un silenzio assordante. "Già, potevano dire: bravi ex capitani, vi diamo una mano, paghiamo io la fidejussione. Niente. E’ come se in Serbia facessero morire la Stella Rossa che ha 15 milioni di debiti: già, poi con chi lo fanno il derby, con il Radnicki? Anche in Grecia e in Spagna ci sono club pieni di debiti ma mica li cancellano, in Italia invece non si accetta una società pulita che ha vinto 19 trofei: ma mi facciano il piacere!"