Imprenditore dell'Est dichiara il falso per coprire la scappatella
ASPIRANTI SUICIDI, LITI, AMANTI: IL CALDO FERRAGOSTO TREVIGIANO
Una donna vuole buttarsi dal 4° piano per una delusione d'amore
TREVISO - Sarà forse colpa dell'afa e dell'inattività forzata: Ferragosto esaspera le tensioni in famiglia. E così, per tutta la giornata, i poliziotti sono stati alle prese con burrascose relazioni e liti di coppia. L'episodio potenzialmente più rischioso, intorno alle 15, nella zona sud di Treviso, dove una 32enne minacciava di buttarsi dal quarto piano di un palazzo, non volendosi rassegnare alla fine del storia con il suo fidanzato. E' stato proprio il giovane a lanciare l'allarme: la donna gli aveva chiesto un incontro per un ultimo chiarimento, dopo che si erano lasciati una settimana fa. Arrivando sotto casa, l'ha vista sporgersi dalla terrazza ed ha chiamato il 113. Gli agenti sono riusciti a farla desistere e a convincerla ad aprire la porta: la ragazza minacciava anche di darsi fuoco, sostenendo di essersi cosparsa i capelli di benzina (particolare risultato fasullo).
Ed aveva provato a farla finita anche una mamma 27enne, all'altro capo della città: poco dopo mezzanotte e mezzo, tra il 14 e il 15 agosto, al culmine dell'ennesima lite con l'ex marito per l'affidamento del figlio di 4 anni, la donna si è lanciata in mezzo alla strada. Solo la prontezza dei poliziotti, che l'hanno bloccata e riportata sul ciglio, ha evitato che finisse investita. Due romeni, da anni in Italia, lui del 1982, lei del 1989, invece se le sono dette e date di santa ragione, accusandosi a vicenda di tradimento. La baruffa è continuata anche al Pronto soccorso, dove i due erano andati per farsi medicare, tanto da richiedere l'intervento della Volante.
Nelle ire della moglie, invece, incorrerà con ogni probabilità un cittadino della Repubblica Ceka: l'uomo è stato fermato dalla Polstrada, alla guida di una Bmw X5, nella mattina di Ferragosto sulla Treviso – mare, per una mancata precedenza e per guida senza cinture. Agli agenti ha fornito generalità false, spacciandosi per slovacco e dichiarando il furto della patente. Da un controllo, invece, è emerso che il documento gli era già stato ritirato nel suo paese. Solo dopo essere stato portato al comando, l'uomo ha confessato di aver imbastito la messinscena per il timore di dover rivelare alla legittima consorte di essere venuto in Italia con un'amante.
In totale, nella festività dell'Assunzione, la Polizia di Treviso ha identificato 50 persone e controllato tre esercizi pubblici e 37 automezzi. Ulteriori 50 guidatori sono stati verificati dalla Polstrada. Non sono stati rilevati né furti, né automobilisti al volante ubriachi.