Le indagini di Polstrada e Squadra Mobile ripartono quasi dall'inizio: è caccia all'uomo
IL PIRATA RIMANE A PIEDE LIBERO: SCAGIONATO IL PRIMO SOSPETTATO
Disposta l'autopsia sul corpo di Lucia Cendron: slittano i funerali
TREVISO – (gp) Sembrava avesse le ore contate, ma il pirata della strada che ha investito e ucciso la 57enne Lucia Cendron mercoledì sera a Quinto di Treviso non è il pregiudicato 50enne su cui erano ricaduti i sospetti degli inquirenti. Non è lui insomma il responsabile dell'incidente mortale di via Brilli, anche se gli elementi in mano agli investigatori potevano far pensare il contrario. E' vero che si era recato in ospedale poco dopo l'incidente per farsi medicare ad una mano, ma quella ferita se le era procurate in casa, come confermato dalle successive indagini, dall'interrogatorio a cui è stato sottoposto e dal fatto che non aveva a disposizione un mezzo come quello coinvolto nel sinistro. Non è stato nemmeno necessario chiamare la supertestimone per un riconoscimento. In altre parole si riparte dall'inizio, e ora la caccia all'uomo è a 360 gradi anche se ci sarebbe già un nuovo indiziato. Oltre alla Polstrada anche la squadra Mobile di Treviso sta indagando sul caso, per dare un volto a colui che ha ucciso Lucia Cendron abbandonandola sull'asfalto in fin di vita, scappando a fari spenti e a testa china, per non farsi riconoscere. Intanto il sostituto procuratore Gabriella Cama, titolare del fascicolo aperto sulla vicenda a carico di ignoti con le ipotesi di reato di omicidio colposo e omissione di soccorso, ha disposto l'autopsia sul corpo della donna e di conseguenza slitta di almeno tre giorni la firma per la concessione del nulla osta per la sepoltura. Ulteriori accertamenti saranno eseguiti sulla bicicletta della vittima dove si sospetta potrebbero esserci tracce di sangue del “pirata” oltre a quelle repertate sull'asfalto. Già dalle prime ore dopo l'incidente la polstrada aveva provveduto a passare al setaccio la lista di tutti i motorini immatricolati e con le caratteristiche del mezzo che si sta cercando. La certezza che si tratti di un Ciao Piaggio deriva dal ritrovamento di alcuni gommini poggiapiedi appartenenti a questo tipo di modello.
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