Treviso, il bilancio a tinte fosche della Cna, in attesa di un autunno "caldissimo"
CRISI NON SI FERMA, SPARITE 445 IMPRESE E 1000 LAVORATORI IN MOBILITÀ
Crollano manifatturiero ed edilizia nei mesi di luglio e agosto
TREVISO - Meno 445 imprese artigiane rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso e 1000 nuovi lavoratori messi in mobilità nei mesi di luglio e agosto. Riduzione di imprese e occupati e calo della produzione soprattutto nel manifatturiero e nell’edilizia: il quadro economico e sociale per l’autunno è fosco, con un preoccupante allargamento della dimensione sociale della crisi. Alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva, la Cna di Treviso misura il polso della situazione sulla base degli indicatori a disposizione, a volte contraddittori, ma soprattutto, in base agli umori dei propri associati. «La recessione iniziata l’anno scorso continua a colpire imprese e lavoro con forte intensità – afferma Giuliano Rosolen, direttore provinciale dell’Associazione artigiana - e solo qualche banca locale festeggia risultati positivi, ottenuti anche facendo pagare a caro prezzo il costo del denaro alle imprese». A queste performance economiche non positive hanno contribuito il rallentamento dell’economia mondiale, che fa sentire il suo peso in una provincia come la Marca Trevigiana fortemente orientata all’export, e naturalmente la crisi dell’euro, che ha fatto salire il costo del denaro e ridottola disponibilità di credito soprattutto alle micro imprese.