I prelievi ematici sul corpo dell'infermiera potrebbero fornire il riscontro che manca
L'AUTOPSIA SU LUCIA CENDRON POTREBBE INCHIODARE IL PIRATA
L'incarico conferito al medico legale padovano Claudio Rago
TREVISO – (gp) I risultati dell'autopsia sul corpo di Lucia Cendron, l'infermiera 57enne investita e uccisa mercoledì scorso in via Brilli a Quinto di Treviso, potrebbero fornire agli inquirenti la certezza del profilo genetico del pirata della strada che l'ha abbandonata agonizzante sull'asfalto dopo averla travolta con il suo Ciao Piaggio. L'incarico è stato conferito al professor Claudio Rago, dell'Istituto di medicina legale di Padova, il quale avrà il compito non solo di accertare le cause della morte (purtroppo già chiare visto che sarebbe stato un forte trauma cranico a uccidere la donna) ma di effettuare una serie di prelievi ematici per inchiodare il pirata. Sul corpo della vittima, così come sulla bicicletta e lungo la strada, c'è del sangue, e potrebbe essere quello dell'uomo che l'ha investita e che poi è scappato. Il sostituto procuratore Gabriella Cama, titolare delle indagini per omicidio colposo e omissione di soccorso affidate alla Squadra Mobile di Treviso e alla Polstrada, già nelle prossime ore avrà sul proprio tavolo i primi risultati delle analisi, e il cerchio attorno al responsabile potrebbe chiudersi davvero presto. Al momento gli investigatori stanno battendo tutte le piste, avendo nel mirino già altri sospetti definiti fondati. Mancherebbe insomma soltanto il riscontro scientifico prima di procedere all'arresto del responsabile che, a differenza di quanto si pensava all'inizio, potrebbe avere sul serio le ore contate.
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