A rischio 15 posti di lavoro su 31 nel reparto selezione
CENTRO RICICLO VEDELAGO È SCONTRO AZIENDA - SINDACATI
L'impresa rifiuta la cig: dichiarato lo stato di agitazione
VEDELAGO - L’incontro svoltosi nel pomeriggio di martedì 18 settembre con la proprietà del Centro riciclo di Vedelago non ha avuto gli esiti sperati. Alle proposte unitarie di Fit Cisl Treviso e Fp Cgil Treviso, con cui si chiedeva il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per evitare la messa in mobilità di 15 (su 31) lavoratori del reparto selezione e un maggiore impegno nel proseguire con il programma di riorganizzazione finalizzato all’aumento della produttività, l’azienda ha risposto con un chiaro no, ritenendo, addirittura, che il ricorso alla cig fosse un “premio” non meritato dai lavoratori. Incomprensibile l’atteggiamento dimostrato dall’azienda decisa a ridurre il proprio organico di 15 unità impiegate nel reparto di selezione. “Il lavoro di parecchi mesi per costruire delle proficue relazioni sindacali - afferma Nicola Toffoli, segretario generale della Fit Cisl di Treviso - è stato vanificato da un atteggiamento indice di una scarsa responsabilità sociale che invece un imprenditore lungimirante dovrebbe avere; fino a questo momento abbiamo cercato di tenere i toni bassi per non creare inutili tensioni anche tra i lavoratori, ma oggi abbiamo provveduto a dichiarare formalmente lo stato di agitazione”. “Sembra - aggiunge Marta Casarin della Fp Cgil Treviso - più che altro una decisione dettata da logiche che nulla hanno a che vedere con un’analisi vera della situazione, ma che rispondono più a ‘rivendicazioni”’ aziendali che non potranno che scontrarsi con tutti i lavoratori. Ricordo che la nostra proposta avrebbe dato la possibilità all'azienda di avviare tutti i percorsi utili per una possibile ripresa e stabilizzazione dell'attività lavorativa”.