La reazione di Grigoletto: "Decida da che parte stare"
LE ACCUSE DELLA CALDATO SCUOTONO IL PD TREVIGIANO
La consigliera sconfitta alle primarie: "Nessun aiuto per i miei voti"
TREVISO- Veleni post primarie nel Pd trevigiano. All'indomani della consultazione, Maristella Caldato, uno dei cinque candidati si sfoga su Facebook. Il consigliere comunale scrive che i suoi 592 voti sono stati ottenuti senza l'aiuto di “potentati economici, di ex Dc rispuntati dalle tombe, di minorenni chiamati all'uopo per votare a frotte, dell'apparato del Partito democratico comunale che al 90% ha lavorato per un solo candidato, di un'organizzazione sindacale/di categoria”. Accuse che molti hanno riferito a Giovanni Manildo, vincitore della tornata. Ma che la Caldato, oggi, assicura non essere rivolte ad un concorrente in particolare. Le dichiarazioni del consigliere comunale, però, hanno suscitato non poche reazioni all'interno del Pd di Treviso: questa sera, nel direttivo programmato per l'analisi del voto, si annuncia un teso faccia a faccia. Duro soprattutto, il segretario provinciale Roberto Grigoletto: "Noi non ci permetterremmo di dire che lei è stata votata da chi ha agevolato in questi anni". Prendono le distanze anche i Giovani democratici: Lasciano, purtroppo, l'amaro in bocca le accuse rivolte ai giovani della città per il semplice fatto che abbiano partecipato in modo attivo alla buona riuscita di queste primarie – scrive il segretario provinciale Stefano Pelloni -. Quello che Maristella Caldato e anche altri, con molta malafede, esprimono sulle pagine dei giornali all'indomani di una vittoria di tutti gli elettori del centrosinistrad esta sconcerto perché non si accorge che noi ragazzi siamo stati i primi a organizzare il dibattito con tutti e cinque i candidati, coinvolgendo decine di ragazzi che poi non si sono schierati unitariamente con un unico candidato”.