Torna in aula il 43enne Vitale Maguolo, condannato a 6 anni per un fatto simile
LUCCIOLA RICONOSCE I RAPINATORI SUL GIORNALE: IN TRE ALLA SBARRA
Imputati con lui anche Mauro Ghedin e Pasquale Arianello
SAN BIAGIO DI CALLALTA – (gp) Nella foto comparsa sul giornale in occasione della condanna in primo grado a nove anni di reclusione (poi ridotti a sei in appello), una lucciola cinese ha riconosciuto uno dei tre uomini che l'avevano aggredita e rapinata in casa, denunciando il tutto ai carabinieri. Ora per questa seconda vicenda, è tornato in aula Vitale Maguolo, 43enne di Martellago, chiamato a rispondere del reato di rapina assieme a Mauro Ghedin e Pasquale Arianello, entrambi 44enni e compaesani di Maguolo. Tutti e tre hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, usufruendo dunque dello sconto di pena, e torneranno di fronte al gup Umberto Donà il prossimo 12 febbraio per la discussione. Inizialmente la lucciola cinese di 23 anni li aveva denunciati anche per violenza sessuale raccontando le stesse modalità di aggressione subite dalla sua collega che esercitava la professione a Monastier, in via Hemingway. Ma gli inquirenti non hanno trovato attendibile la sua ricostruzione dei fatti tanto da perseguire i tre imputati soltanto per la rapina di 700 euro e del cellulare. Circostanza tra l'altro negata dalla difesa, rappresentata dall'avvocato Alessandra Nava, che ha assistito Vitale Maguolo anche nel precedente procedimento che in appello vide cadere l'accusa di violenza sessuale, ridimensionando la condanna da 9 a 6 anni di carcere per rapina ed estorsione, che Maguolo ora sta scontando agli arresti domiciliari.