La maitresse finita al centro di una nuova inchiesta per un giro di squillo
DOPO TREVISO E JESOLO, ANCHE PADOVA ACCUSA BRUNA ZANDONA'
Contestazioni identiche: appartamenti in affitto a prostitute
TREVISO – (gp) A Treviso è già stata rinviata a giudizio, a Venezia le indagini sono ancora in corso per una serie di appartamenti a Jesolo, e ora anche la Procura di Padova ha aperto un fascicolo a carico di Bruna Zandonà, la maitresse 63enne “smascherata2 da Luigi Pelazza delle “Iene” che aveva agganciato una delle ragazze “protette” dalla Zandonà che aveva deciso di raccontare tutto. Se a Jesolo sono stati i carabinieri a portare alla luce il giro di squillo, una trentina, che si prostituiva all'interno di 18 case d'appuntamento riuscendo a guadagnare anche 1000 euro al giorno, a mettere gli inquirenti padovani sulle tracce della 63enne sarebbe stata anche questa volta una ragazza, controllata dalle forze dell'ordine, che avrebbe spifferato tutto. Un'altra tegola insomma per Bruna Zandonà, anche se l'inchiesta patavina è soltanto all'inizio, ma le ipotesi d'accusa sono le stesse mosse contro di lei dalle altre due procure: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.