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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

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STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

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Un camionista ha deciso di far ricorso contro la sanzione elevata a Vittorio Veneto

MULTATO DI 80 EURO, NE PAGA 450 PER SPESE D'ACCERTAMENTO

L'uomo era stato beccato dalla polizia locale in via da Camino


VITTORIO VENETO – (gp) Transita con il suo autocarro in una zona interdetta al traffico pesante. Fermato da una pattuglia della polizia locale di Vittorio Veneto si vede elevare, giustamente, una multa di 80 euro. Ma lo stupore, e la rabbia, del camionista scattano quando si accorge di dover pagare, oltre all'importo della sanzione amministrativa per la violazione, altri 450 euro a titolo di “spese di accertamento e spese postali”. Quali spese? In realtà nessuna secondo il camionista che ha deciso di presentare ricorso assistito dall'avvocato Fabio Capraro. Il tutto si è svolto il 30 ottobre scorso quando l'uomo, alla guida del mezzo, è stato beccato mentre “transitava in via da Camino verso via Martini attraversando la zona di Serravalle non rispettando l'ordinanza di divieto di transito per autocarri con rimorchio superiore alle 8 tonnellate per motivi di prevenzione e di tutela del patrimonio pubblico”. I vigili, appostati lungo la via, non si erano fatti sfuggire quel camion che di lì proprio non poteva passare. Fermato all'istante, i vigili fecero i controlli del caso, patente e libretto compresi nonché i documenti relativi al carico trasportato, e compilarono il verbale. Il camionista non tentò di giustificarsi né tanto meno di evitare di pagare la multa, ammettendo di aver sbagliato. Ma alla lettura dell'importo qualcosa non tornava: quei 450 euro sembravano davvero un'esagerazione. Contattato il legale, è subito partito il ricorso al giudice di pace. “A parte le spese di notifica, presumibilmente ammontanti a pochi euro, è bene evidente che la quasi totalità delle spese rivendicate all'amministrazione resistente è connessa all'accertamento dell'infrazione”. In altre parole, quei 450 euro si tradurrebbero nelle spese sostenute dal Comune di Vittorio Veneto per accertare l'attraversamento dell'autocarro in zona vietata al traffico pesante. A leggere tra le righe sembra che sia stato fatto pagare al trasgressore il compenso del vigile che lo ha fermato e multato, visto che non sono stati utilizzati autovelox o photored i cui costi di noleggio verrebbero addebitati al camionista. Nel ricorso si legge infatti che “nessuna strumentazione acquistata o noleggiata è stata impiegata allo scopo (ovvero accertare la violazione, ndr), e non viene indicato alcun parametro di riferimento sulla base del quale poter vagliare la necessità e la congruità della spesa in parola”. E conclude con un esempio: “Dal sito internet della Polizia Municipale di Verona si evince che in caso di violazione per transito in Zona a traffico limitato le spese di procedmento e notifica assommano al massimo a 16,90 euro”.