L'amministrazione: "A questo punto, meglio la demolizione"
BONIFICA E AREA VERDE SULL'EX FABBRICA ULTIMATUM DEL COMUNE ALLA INDESIT
In stallo la riconversione dello stabilimento di Refrontolo
REFRONTOLO - Demolizione delle strutture, bonifica dei terreni e ripristino a verde. E' quanto chiede il Comune di Refrontolo alla indesit per l'area dell'ex stabilimento di elettrodomestici. E' quasi un ultimatum quello posto ai vertici del gruppo dal sindaco Maria Grazia Morgan: la fabbrica è chiusa da quasi due anni e, secondo il primo cittadino, sta sempre più cadendo in uno stato di abbandono e degrado, con il rischio che vi trovino rifugio sbandati o, peggio, malintenzionati. Finora i vari contatti con società interessate al sito, per riconvertirlo, non hanno avuto seguito: la più recente è stata annunciata dai manager Indesit nel corso dell'ultimo, periodico incontro tra le parti, in Regione. Si tratterebbe di un'azienda disposta ad insediare a Refrontolo attività di logistica e servizi, riassumendo anche 7 dei 16 dipendenti che ancora non si sono ricollocati. Il Comune, però, chiede passi concreti in tempi brevi: "Altrimenti, a questo punto - ribadisce Morgan -, la Indesit proceda con l'abbattimento, la bonifica e la creazione di un'area verde". Secondo l'amministrazione si tratta ormai di una questione di pubblica sicurezza e di igiene pubblica.