Ammesso al rito abbreviato Andrea Palazzo, 47enne svizzero residente a Paese
IL BOSS DELLA COCAINA CHIEDE E OTTIENE UNO SCONTO DI PENA
Ad aprile venne arrestato mentre "prelevava" 100 grammi di droga
PAESE – (gp) Nel corso dell'interrogatorio di convalida si era avvalso della facoltà di non rispondere ma al giudice aveva detto soltanto che l'aveva fatto perchè aveva perso il lavoro e che la droga che aveva con sé non l'aveva nemmeno toccata ma doveva soltanto consegnarla. Ora, a distanza di quasi otto mesi dai fatti, Andrea Palazzo, 47enne di origini svizzere ma residente a Paese, ha chiesto e ottenuto lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna affidandosi al rito abbreviato. Una scelta quasi obbligata visti i precedenti penali per il medesimo reato, ovvero detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: nel 2000 era stato infatti condannato per traffico internazionale di droga e dopo una latitanza all'estero, nei Balcani in particolare, era finito in carcere nel 2003 quando il Ros dei carabinieri riuscì a catturarlo. Nel 2011 gli venne concessa la libertà vigilata e lui, secondo l'accusa, avrebbe ripreso a trafficare droga: un “lavoro” redditizio, visto che nella sua abitazione nell'aprile scorso vennero stati trovati 6mila euro in contanti, da affiancare a quello ufficiale di muratore per una ditta della zona. Il 47enne era stato sorpreso mentre stava prelevando un involucro da 100 grammi di cocaina da uno dei suoi “nascondigli segreti”, in un terreno di Paese. L'uomo, in base all'indagine dei carabinieri di Paese, era molto scaltro e prendeva mille precauzioni per non finire di nuovo nella rete delle forze dell'ordine: aveva depositi di droga nella zona del Montello e non solo, le sim per telefonare ai clienti venivano utilizzate una sola volta e poi gettate e faceva molta attenzione a eventuali pedinamenti in auto. Accorgimenti che non sono bastati per evitare l'arresto prima e il processo poi. Palazzo si dovrà presentare di fronte al gup Leonardo Bianco il prossimo 21 febbraio.