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Casale sul Sile, con tre connazionali stava per mettere a segno furti nella zona
CAMBIA NOME PER 14 VOLTE, LE IMPRONTE PERÃ’ LO INCASTRANO
In cella un 27enne albanese, era latitante da quattro anni
CASALE SUL SILE - Ogni volta che veniva controllato dalle forze dell'ordine forniva un'identità diversa, arrivando al numero record di 14 alias diversi. Questo è possibile grazie alla legge del suo paese, l'Albania, che consente con facilità variazioni anagrafiche, perfino per quanto riguarda l'età. Sajmir Pergegaj, 27 anni, è da giovedì sera in carcere. Poco dopo le 21 di ieri lo straniero è stato fermato mentre era in auto con altri tre connazionali di 33, 32 e 32 anni: il gruppo si aggirava nella zona di Casale ed in particolare lungo via Kennedy dove, nelle ultime settimane, si sarebbero verificati vari furti. All'interno dell'auto, una Mercedes Slk, sono stati trovati vari arnesi da scasso: per tutti è scattata una denuncia per porto abusivo di chiavi alterate e grimaldelli. Il 27enne, pensando di farla franca per l'ennesima volta, ha dato un'identità fittizia ma ad incastrarlo sono state le impronte digitali. Dal controllo è emersa la lunga sfilza di identità del giovane e soprattutto due ordini di custodia cautelare a suo carico: della Procura di Arezzo nel 2008 e della Procura di Firenze nel 2010. Nel frattempo, complici anche i suoi cambi di identità, lo straniero era rimasto a lungo latitante. Il commento di Claudio Papagno, comandante dei carabinieri di Treviso.