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Nel terzo capitolo ampio spazio è dedicato alle filastrocche d'autore
IL LIBRO: CIELI BAMBINI. ANTOLOGIA DELLA POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA PER RAGAZZI
L'intervista al curatore del volume, professor Livio Sossi
UDINE - (ag) In una società dove la comunicazione visiva si impone, in maniera piuttosto passiva, che ruolo ha la poesia nella costruzione della realtà e dell'immaginario dei più piccoli? A Lunedì Libro abbiamo affrontato la questione con il professor Livio Sossi, docente di letteratura per ragazzi all'Università di Udine e curatore di “Cieli Bambini. Antologia della poesia italiana contemporanea per ragazzi” pubblicato da Secop Edizioni.
Nove sezioni compongono “Cieli Bambini”, nove tipologie poetiche che sviluppano le forme della poesia contemporanea. Il volume propone un percorso che comincia con la poesia intimista e “delle emozioni”, genere dominante fino agli anni 70, per proseguire con la poesia di impegno civile e sociale che analizza la realtà contemporanea e ne traduce in versi i valori, le ideologie, anticipandone le questioni.
Nel terzo capitolo ampio spazio è dedicato alle filastrocche d'autore (ninnananne, proverbi, conte e girotondi). Un panorama che si apre da una parte alla dimensione ancora più ironica degli scioglilingua e dei non-sense, dall'altra fa capolino al mondo della canzone d'autore, dai contenuti “adulti” ma dal registro vicino alla filastrocca (come non ricordare il “Girotondo” di Fabrizio De André).
La sperimentazione del linguaggio richiama le correnti contemporanee della poesia italiana: dall'ermetismo al fonosimbolismo, in questa ricca sezione troviamo i grandi poeti del '900, che hanno scritto per ragazzi ma anche per adulti: dal “Pin penin” di Andrea Zanzotto, alle “Chat_rox_it_ala” di Oronzo Liuzzi, a Chiara Carminati, Roberto Piumini...
La poesia come strumento attivo per lo sviluppo del linguaggio e dell'immaginazione: l'esercizio alla scrittura dei più piccoli può esser stimolato dalla lettura dei brevissimi ma eloquenti haiku, o dai limerick inglesi suggerisce Sossi, o ancora, dalle Operazioni oulipiane, nella ricerca di nuove strutture e schemi. Oppure, uscendo letteralmente dalle righe, la scoperta continua con i calligrammi o la poesia visiva: si può provare a delineare le immagini attraverso linee e curve di parole o attraverso addirittura la fusione di queste ultime con disegni e fotografie.
Lungi dall'obbligo di apprendimento mnemonico - spiega Sossi - il componimento poetico diventa attività ludica, esplorazione del linguaggio attraverso giochi linguistici, di sonorità, di immaginazione.
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