Cresce il turismo nella Marca: in vetta Asolo, Mogliano e Treviso
ARRIVA LA TREVISO CARD PER IL TURISTA
Accesso gratuito a musei, ville e trasporti della Provincia
La Marca trevigiana rivela sempre di più la sua inclinazione a città turistica. Quello che si chiude è il migliore degli ultimi dieci anni per gli arrivi e le presenze nella provincia che si conferma anche nel secondo semestre al 4^ posto nel Veneto per affluenza turistica, dopo Venezia, Verona e Padova. Nel periodo tra gennaio e ottobre i dati hanno registrato 673.487 arrivi, pari a un incremento del 9,13%, e 1.424.432 presenze, + 3,96%. I risultati migliori si rilevano nel capoluogo e nel sud della provincia, complice la vicinanza a Venezia. Considerevole anche la capacità attrattiva dell'asolano con un aumento del 26% delle presenze, mentre i territori della castellana e del vittoriese hanno conosciuto incrementi, ma più contenuti. La congiuntura economica si riflette negativamente sugli altri comprensori con cali distribuiti in modo uniforme. Per quanto riguarda la mappatura degli afflussi, oltre il 60% è straniero, prima nazionalità è la Cina: 21% della fetta per i pernottamenti brevi e 12% per le presenze per più notti. Seguono la Germania, la Francia, l'Austria e gli Usa.
Per incentivare in trand positivo, relativo soprattutto a un turismo culturale, la Provincia di Treviso e il Consorzio Marca Treviso hanno promosso la Treviso card, uno strumento che consente riduzioni e servizi gratuiti in ambito di cultura, trasporto, ricettività alberghiera e ristorazione. Valida, a seconda del prezzo (12, 17, 22 euro) per 24, 48 o 72 ore, la Treviso Card consente l'accesso gratuito ai musei civici di Treviso, a Villa Emo e alla Villa di Maser, alla Gipsoteca del Canova e poi, al servizio di Bike sharing, al parcheggio Dal Negro e alla rete di trasporti urbani ed extraurbani della Mobilità di Marca.
Gli interventi del vicepresidente della provincia, assessore al turismo, Floriano Zambon, di Alessandro Martini, direttore del consorzio di promozione turistica, e del presidente Leonardo Muraro che esprime le sue preoccupazioni sulla gestione del turismo, ora competenza delle Province, che tra un anno potrebbe passare alla Regione.