L'avvocatura dello Stato si è costituita contro il figlio dei coniugi trucidati
MASSACRO DI GORGO: PIU' LONTANA L'IPOTESI DI RISARCIRE DANIELE
La causa fa riferimento a una direttiva europea che lo prevede
GORGO AL MONTICANO – (gp) Si allontana l'ipotesi di ottenere un risarcimento per gli eredi di Guido Pellicciardi e Lucia Comin, i due coniugi uccisi nella notte tra il 20 e il 21 agosto 2007 nella dependance di villa Durante a Gorgo al Monticano. Davanti al giudice del Foro erariale lo ha sostenuto lo Stato italiano che si è costituito nella causa avviata da Daniele Pellicciardi il quale, con l'assistenza degli avvocati Alessandro Romoli e Massimo Jacobi, ha chiesto allo Stato di pagare il risarcimento di 800 mila euro visto che le “Belve di Gorgo” non sono in grado di farlo. L'Avvocatura dello Stato ha precisato che “la direttiva comunitaria, seppur in parte recepita dall'Italia, non prevede che siano risarcite le vittime di reati violenti volontari se non per casi specifici come mafia o terrorismo”. In base a questa motivazione dunque, il risarcimento danni sembra allontanarsi. L'assurdo è che se il delitto si fosse verificato ad esempio in Francia, che ha recepito la direttiva europea, Daniele Pellicciardi avrebbe già ottenuto gli 800 mila euro. Il giudice, esaminate le argomentazioni delle parti, ha aggiornato l'udienza al prossimo 19 luglio in cui il magistrato deciderà anche sulla richiesta dell'Avvocatura dello Stato di sottoporre alla Suprema Corte di Giustizia europea la corretta interpretazione della direttiva europea che obbliga ogni singolo Stato dell'Unione a costituire un fondo per aiutare economicamente le vittime (e i loro familiari) di reati violenti volontari. Un fondo che l'Italia non ha ancora costituito. C'è un precedente però: per una violenza sessuale, il tribunale e la Corte d'Appello di Torino hanno imposto allo Stato di pagare sostenendo che la direttiva è “chiarissima”.