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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Motta di Livenza, titoli di credito intestati a finte società o denunciati come smarriti

ACQUISTANO 110MILA EURO DI VINO CON ASSEGNI SCOPERTI

Denunciati per truffa dai carabinieri due emiliani, Cantina raggirata


MOTTA DI LIVENZA - Avevano effettuato, da un'azienda vitivinicola di Motta di Livenza, varie ordinazioni di bottiglie di vino per un totale di 110mila euro, pagando con assegni scoperti l'imprenditore. Gli acquisti avvenivano attraverso società fittizie, appositamente create: la maxi-ordinazione era stata effettuata dopo altre che in precedenza erano state regolarmente pagate, per ottenere la fiducia del titolare della cantina. L'indagine dei carabinieri di Motta, partita nel novembre del 2011 e conclusa in questi giorni, ha portato a denunciare per truffa aggravata in concorso due cittadini originari dell'Emilia Romagna. Particolarmente complessa l'indagine condotta dai militari: i conti correnti a cui riconducevano gli assegni risultavano estinti da tempo ed erano intestati a finte società mentre di alcuni assegni era stato denunciato lo smarrimento.