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Ad aprile la prima rata, imprese chiedono ai Comuni: non aumentare le aliquote
ARRIVA LA NUOVA TASSA SUI RIFIUTI RISCHIO DI UN'ALTRA STANGATA
Le stime della Cna: "Per bar e ristoranti, rincari fino al 50%"
TREVISO - Dopo la stangata dell’Imu, è in arrivo un nuovo balzello comunale su imprese e famiglie: la Tares. L'imposta, che si prevede frutterà alle casse dello Stato circa un miliardo di euro, andrà a sostituire la vecchia Tarsu e le tariffe rifiuti Tia e ingloberà anche i cosiddetti “servizi indivisibili” (illuminazione pubblica, manutenzione strade ecc.). Per il 2013 sono previste quattro rate, di cui la prima in scadenza ad aprile. Per alcune tipologia di utenze non domestiche, come bar e ristoranti attualmente in regime Tarsu, sono previsti rincari anche del 30-50%. Proprio la copertura dei costi indivisibili comporterà una quota base di 30 centesimi al metro quadro. Agli stessi Comuni rimarranno solo le somme derivanti dagli eventuali incrementi della tassa stabiliti in ambito locale, fino a 10 centesimi di euro al metro quadro. Il timore è che, vista la delicata situazione dei bilanci, molte amministrazioni, come già in parte avvenuto con l'Imu, siano portate ad innalzare le aliquote per recuperare risorse. Un ulteriore salasso, denuncia la Cna di Treviso, per imprese già in forte sofferenza: «Chiediamo ai sindaci che, prima di qualsiasi decisione riguardante la Tares, si confrontino con le rappresentanze dei cittadini e delle imprese, a differenza di quanto fatto per l'Imu – afferma Giuliano Rosolen, direttore della Cna provinciale di Treviso -. Le imprese e le famiglie sono alla canna del gas, gli amministratori valutino attentamente la situazione ed evitino rincari».
Nell'audio il servizio con gli interventi del direttore di CNA Treviso Giuliano Rosolen, il sindaco di Montebelluna Marzio Favero e il sindaco di Casier Daniela Marzullo.