Sondaggio Confcommercio: ma un 10% rileva un aumento sensibile
AVVIO DEI SALDI AL RIBASSO NEI NEGOZI TREVIGIANI
Per il 65% dei commercianti, vendite in calo nei primi due weekend
TREVISO - (mz) Per oltre sei commercianti trevigiani su dieci, l'avvio dei saldi invernali 2013 è stato sottotono. Secondo un sondaggio realizzato dalla Confcommercio di Treviso, il 72% dei negozianti ha registrato vendite in calo nel primo week end di ribassi, rispetto alle corrispondenti svendite di fine stagione dell'anno scorso. Nel secondo fine settimana, la percentuale di “delusi” scende al 58%. Un 5% di operatori lamenta un calo pesante del fatturato, di quasi un terzo. Di contro coloro che rilevano un incremento passano dal 27,7 al 41,6% nei due fine settimana di saldo. E c'è anche una quota di commercianti (dall'8 al 16% del campione) che può gioire per vendite in aumento “sensibile”, dal 6 al 10% in più, rispetto ad un anno fa. Lo scontrino medio “trevigiano” passa da 115 euro (nel sabato e domenica di apertura, 5 e 6 gennaio) a 105 euro (nel weekend scorso) e riguarda soprattutto maglieria, felpe, giacconi e piumini, mentre il dato nazionale di Federmoda parla di uno “scontrino medio 2013” di 102 euro, più basso rispetto a quello del 2012, attestatosi intorno ai 121 euro. “Nell’insieme”- commenta il presidente di Confcommercio Treviso Guido Pomini- “appare, da una parte, un panorama prevedibile ed in linea con l’andamento dei consumi del 2012, dall’altra una certezza, cioè che i saldi stagionali non sono più in grado di ripagare gli effetti negativi di una stagione magra ed austera, drenata da tasse, sacrifici e timori”.