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"Fatto fuori per salvare le giunte di Provincia, Conegliano e Ponzano"
ISRAA, LA VERITÀ DI FAUSTO FAVARO "TUTTA LA CITTÀ È CON ME"
"L'assessore Sernagiotto bravo solo a piazzare i suoi uomini"
TREVISO - “L'hanno capito tutti: sono stato scaricato perchè Sernagiotto minacciava di far cadere la giunta della Provincia, di Ponzano e di Conegliano se non piazzavano un suo uomo all'Israa”. Ecco la verità di Fausto Favaro, dopo la nomina di Luigi Caldato alla presidenza dell'istituto di gestione delle case di riposo. Favaro rivela di essere stato convocato ad una riunione, lunedì 14 gennaio, al Sant'Artemio, con Muraro, Giorgio Granello e Federico Caner. I tre big leghisti gli avrebbero fatto presente la necessità di soddisfare le richieste di una parte del Pdl, nonostante il sostegno dei familiari degli anziani e nonostante lo stesso Muraro, poche settimane prima, all'inaugurazione dello Zalivane avesse esplicitamente assicurato i presenti sulla riconferma alla presidenza dell'Israa. Una nomina, insomma, dettata da mere logiche politiche. Ne ha per tutti Favaro. Per il vicepresidente della Provincia, Zambon: “degno maestro di Ponzio Pilato: prima dice una cosa, mezz'ora dopo un'altra”. Per il successore Caldato: “L'ultima volta l'ho visto tre anni fa, quando è venuto a proporre di vendere dei suoi libretti ai mercatini organizzati dai nostri anziani”. E soprattutto per l'assessore regionale Remo Sernagiotto: “E' la prima volta che il Sociale, anziché essere difeso, deve difendersi dall'assessore di comparto”. Favaro assicura che tutti i progetti per l'Israa sono ben avviati e smentisce chi tema interferenze da parte sua. Così come respinge gli inviti a correre per le prossime comunali: "Prima devo risolvere un piccolo problema di salute, poi farò il nonno". Se ne va con l'orgoglio per le tante attestazioni di stima ricevute da addetti ai lavori e gente comune. E con un unico rammarico: “Muraro non mi ha nemmeno fatto una telefonata per comunicarmi la nomina. Ormai sarebbe tardiva”.