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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Condannato un 46enne veneziano reo di aver rotto il naso a un 37enne

PUGNO NEI BAGNI DEL NEW AGE, DUE MESI A UN BUTTAFUORI

A incastralo il racconto degli amici della vittima: avrebbero visto tutto


RONCADE – (gp) Due mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena e non menzione, per aver rotto il naso a un 37enne trevigiano all'interno del New Age di Roncade. Questa la pena inflitta dal giudice Marco Biagetti a un buttafuori veneziano di 46 anni che il 15 febbraio 2009, secondo l'accusa, avrebbe colpito il 37enne nei bagni del locale dopo una piccola discussione causata dallo stato di ubriachezza della stessa vittima. Il buttafuori, che si è opposto a un decreto penale di condanna da un mese e 15 giorni di reclusione, non sospesi e non convertiti in pena pecuniaria, si è sempre detto innocente sostenendo di non aver mai alzato le mani e di aver soltanto accompagnato all'uscita la vittima e un suo amico dopo che era stato chiamato dalla direzione del locale. Una versione smontata in aula dagli amici della vittima che hanno ricostruito quanto accaduto, spingendo il giudice a condannare l'imputato.