Il pm Antonio De Lorenzi chiede il trasferimento per competenza territoriale
FALSE TESSERE PDL: DA TREVISO L'INCHIESTA SI SPOSTA A VICENZA
Sotto indagine 14 firme fasulle: vittime alcuni cacciatori dell'ACV
TREVISO – (gp) Il caso della false tessere del Pdl verrà trasferito a Vicenza per competenza territoriale. Questa la decisione del procuratore reggente Antonio De Lorenzi in merito al fascicolo aperto dalla magistratura trevigiana nel marzo scorso con l'ipotesi di reato di falso continuato in scrittura privata. Ad aprire per prima l'inchiesta era stata proprio la Procura berica, dalla quale prese spunto anche quella trevigiana dopo essere stata messa al corrente dell'esistenza di tesseramenti fasulli nelle file del partito. Circa una quarantina le denunce presentate da altrettanti cacciatori iscritti all'ACV, l'Associazione Cacciatori Veneti, di cui soltanto 14 vennero ritenute fondate. Nello specifico tutta la sezione di Crespano del Grappa si sarebbe ritrovata sostenitrice, a sua insaputa, di Silvio Berlusconi e del suo partito, con tanto di nominativo e firma falsa. Il punto dell'indagine era sempre stato quello di capire in che modo fosse avvenuto il tesseramento falso e individuare chi avesse posto la firma per confermare l'iscrizione senza che il titolare della tessera ne fosse a conoscenza. Il primo passo fu quello di sottoporre le tessere incriminate a una perizia calligrafica per capire intanto se fossero state firmare dalla stessa mano o se avessero agito più persone. L'esito delle perizie non è ancora definitivo, ma di certo c'è che i tesseramenti sotto inchiesta sono stati effettuati tutti nella sezione vicentina dell'associazione, motivo per cui a portare avanti le indagini, secondo il pm De Lorenzi, devono essere gli inquirenti berici.