Le due donne erano finite alla sbarra per ingiurie e atti persecutori
LITI E DISPETTI TRA VICINE DI CASA: IN AULA ASSOLTE MADRE E FIGLIA
Accolte le tesi difensive dell'avv. Ivana Taschin: il fatto non sussiste
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI – (gp) Non era la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima che una lite di condominio finisce in un'aula di tribunale. Alla sbarra con le accuse a vario titolo di ingiurie e atti persecutori (l'odierno stalking) erano finite madre e figlia di 47 e 22 anni. Il giudice Marco Biagetti, analizzati gli atti, ha accolto le tesi difensive dell'avvocato Ivana Taschin e ha assolto entrambe le imputate con formula piena perchè il fatto non sussiste. In un condominio di San Zenone degli Ezzelini le due, stando a quanto sostenuto dalla Procura di Treviso (e dalla presunta vittima che aveva sporto querela), avrebbero offeso, minacciato e danneggiato l'appartamento di una loro vicina. Le due donne, in base alle ricostruzioni, avrebbero reso la vita difficile alla condomina dal 14 giugno 2009 al primo agosto dello stesso anno per motivi rimasti tuttora ignoti al tribunale, circostanza che non ha di certo deposto a favore dell'accusa che alla fine è venuta a cadere. I testimoni chiamati a deporre nel corso delle varie udienze avevano avuto il compito di mettere il giudice nelle condizioni di capire se si fosse trattato o meno di condotte penalmente perseguibili (oltre che realmente accadute).