Un chiaro esempio di giustizia lumaca nelle aule del tribunale di Treviso
FATTURE FALSE PER 431 MILA EURO: TUTTE LE ACCUSE SONO PRESCRITTE
I fatti contestati risalgono al 2004 e il processo deve ancora iniziare
SAN FIOR – (gp) Il fine per l'accusa era chiaro: evadere le tasse. Limpido sarebbe anche il meccanismo utilizzato: emettere fatture false per operazioni inesistenti. Una condotta che avrebbe permesso di nascondere al fisco più di 430 mila euro. Ma la macchina della giustizia non accerterà mai se le quattro persone finite di fronte al giudice per essere processate siano innocenti o colpevoli. Un chiaro esempio di giustizia lumaca che ha fatto finire in prescrizione il reato ancor prima che si iniziassero a esaminare le prove a dibattimento. Dopo che nel corso della precedente udienza tre imputati risultavano già prescritti, il quarto lo sarà tra un mese e il giudice, visto che mai si arriverà a una sentenza di primo grado, ha rinviato il processo al 29 aprile prossimo per decretare il non luogo a procedere anche per l'ultimo imputato. In altre parole si è trattato di un processo inutile. Già sicuri di non aver problemi con la giustizia sono un 63enne di Montebelluna, un 34enne jesolano residente a Mareno di Piave, e un 60enne di Tarzo. Ad attendere la prescrizione era rimasto un 48enne di San Fior. Secondo i primi tre imputati sarebbe stato proprio lui a falsificare le fatture facendole figurare come emesse dalle loro ditte, come proverebbero le denunce che i tre avevano presentato nei suoi confronti per questo tipo di condotta. Secondo l'accusa il 48enne di San Fior, legale rappresentante di una ditta di Conegliano, avrebbe indicato nelle dichiarazioni dei redditi elementi passivi fittizi per 431.200 euro. Per farlo avrebbe utilizzato le fatture inesistenti che risulterebbero emesse dalle ditte dei tre coimputati, per imponibili di 107.050 euro, 302.500 euro e 21.600 euro.