Rinviati a giudizio Mustapha e Mohamed Hathout di Santa Lucia di Piave
HASHISH "BOMBA": DUE FRATELLI A PROCESSO, STANGATA AL PUSHER
Condannato a 6 anni di carcere il connazionale Yassine Djouamaa
SANTA LUCIA DI PIAVE – (gp) Erano stati arrestati perchè scoperti con quasi cinque chili di hashish “potenziato” dopo che due giovani di appena 16 anni erano finiti al pronto soccorso per gravi intossicazioni dovuti alla sua assunzione. Comparsi di fronte al gup Elena Rossi, Mustapha e Mohamed Hathout, due fratelli marocchini di 33 e 48 anni residenti a Santa Lucia di Piave, sono stati rinviati a giudizio per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il più giovane dei due, collaborando con la giustizia, aveva chiamato in correità il pusher dal quale pare si rifornisse. Lui, il connazionale Yassine Djouamaa, è stato invece giudicato con rito abbreviato e condannato a sei anni di reclusione. I fratelli Hathout erano stati beccati nell'aprile scorso dagli agenti del commissariato di Conegliano con 104 grammi di hashish nascosti in auto, al termine di un controllo all'interno di un parcheggio di Santa Lucia di Piave. La successiva perquisizione domiciliare aveva poi portato al rinvenimento di altro “fumo”, stavolta nascosto nella carrozzina del figlio di Moustapha. In totale i poliziotti avevano appunto posto sotto sequestro quasi 5 chili di hashish e 810 euro in contanti, frutto con ogni probabilità dell'attività di spaccio.