"I fondi per 500 contratti in Veneto, solo nella Marca 5mila in attesa"
BONUS ASSUNZIONI: "BASTANO PER UN DECIMO DEI LICENZIATI"
Allarme della Cgil sugli incentivi per gli esplusi dalle piccole aziende
TREVISO - Solo pochissimi fortunati potranno beneficiare dell'incentivo all'assunzione. A lanciare l'allarme è la Cgil di Treviso. Da quest'anno, la legge Fornero ha abolito la possibilità di iscriversi alle liste di mobilità per i dipendenti licenziati dalle piccole imprese. Ciò comporta anche l'impossibilità di accedere agli sgravi fiscali per le aziende che assumono questi lavoratori. Per compensare la mancanza, molto criticata da sindacati ed associazioni di categoria, il governo ha previsto un bonus per le imprese: 190 euro al mese per 12 mesi per chi assume un addetto a tempo indeterminato, per sei mesi se il contratto è a termine. Per finanziare questo contributo sono stati stanziati 20 milioni di euro per tutta Italia. La Cgil trevigiana ha calcolato che i fondi spettanti al Veneto basteranno a garantire non più di 500 assunzioni. Cifra del tutto insufficiente, attacca il sindacato, che non coprirà neppure i licenziamenti di una sola delle provincie venete: nella sola Marca, ad esempio, nel 2012 sono rimasti a casa dalle ditte sotto i 15 dipendenti ben 5.286 persone. Le somme stanziate non basterebbero nemmeno per i lavoratori usciti dall'edilizia o dal metalmeccanico: rispettivamente 1.027 e 949 lo scorso anno.