Il Comune non persegue le lucciole che esercitano volontariamente in casa
"LE PROSTITUTE PAGHINO LE TASSE": LO CHIEDE IL SINDACO DI GODEGA AL GOVERNO
Alessandro Bonet scrive al ministro: "Risorse sottratte alla malavita"
GODEGA S. URBANO - Tassare le prostitute. E' la richiesta di Alessandro Bonet, sindaco di Godega di Sant'Urbano, a Graziano Delrio, neoministro per gli Affari regionali. Già l'estate scorsa, l'amministrazione guidata da Bonet aveva applicato un regolamento di Polizia urbana che prevedeva di non perseguire chi si prostituiva volontariamente, in casa propria, senza recare disagi all'ordine e alla moralità pubblica. Un provvedimento – assicura il sindaco – che ha prodotto il risultato di ridurre notevolmente il traffico di lucciole e clienti lungo la statale Pontebbana. Ora, a fronte della grave crisi economica e della previsione di nuove imposte sui cittadini, il sindaco chiede al governo la possibilità di sottoporre al fisco anche le “belle di giorno”, recuperando così preziose risorse. “Chiedo che, attraverso l’abrogazione di parte della legge Merlin – scrive il primo cittadino in una lettera inviata al ministro -, si proceda con rapidità a normare e legalizzare il fenomeno in modo da poter garantire a chi volontariamente esercita la professione in casa propria adeguati controlli sanitari e al Comune di tassare quello che diventerebbe, a tutti gli effetti, un lavoro”
Bonet ricorda come, in Europa, diversi paesi abbiano regolamentazioni di questo tipo, senza alcuno scandalo. “Si eviterebbero fenomeni di sfruttamento, di violenza, degrado e malavita che ruotano attorno ad essa e, inoltre, fatto non trascurabile visto lo stato in cui vertono le finanze pubbliche, l’intero giro d’affari illegale, sarebbe sottratto agli sfruttatori e chiunque si prostituisce, in modo consenziente e sotto la propria responsabilità, entrerebbe a far parte della categoria dei lavoratori con medesimi diritti e doveri ivi compreso quello di pagare le tasse”.
Tassare le prostitute. E' la richiesta di Alessandro Bonet, sindaco di Godega di Sant'Urbano, a Graziano Delrio, neoministro per gli Affari regionali. Già l'estate scorsa, l'amministrazione guidata da Bonet aveva applicato un regolamento di Polizia urbana che prevedeva di non perseguire chi si prostituiva volontariamente, in casa propria, senza recare disagi all'ordine e alla moralità pubblica. Un provvedimento – assicura il sindaco – che ha prodotto il risultato di ridurre notevolmente il traffico di lucciole e clienti lungo la statale Pontebbana. Ora, a fronte della grave crisi economica e della previsione di nuove imposte sui cittadini, il sindaco chiede al governo la possibilità di sottoporre al fisco anche le “belle di giorno”, recuperando così preziose risorse. “Chiedo che, attraverso l’abrogazione di parte della legge Merlin – scrive il primo cittadino in una lettera inviata al ministro -, si proceda con rapidità a normare e legalizzare il fenomeno in modo da poter garantire a chi volontariamente esercita la professione in casa propria adeguati controlli sanitari e al Comune di tassare quello che diventerebbe, a tutti gli effetti, un lavoro”
Bonet ricorda come, in Europa, diversi paesi abbiano regolamentazioni di questo tipo, senza alcun scandalo. “Si eviterebbero fenomeni di sfruttamento, di violenza, degrado e malavita che ruotano attorno ad essa e, inoltre, fatto non trascurabile visto lo stato in cui vertono le finanze pubbliche, l’intero giro d’affari illegale, sarebbe sottratto agli sfruttatori e chiunque si prostituisce, in modo consenziente e sotto la propria responsabilità, entrerebbe a far parte della categoria dei lavoratori con medesimi diritti e doveri ivi compreso quello di pagare le tasse”.
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