Un 22enne trevigiano dovrà anche sborsare 2.500 euro di risarcimento danni
PUGNO IN CAMPO IN UNA PARTITA DI CALCETTO: CONDANNA A 3 MESI
L'episodio incriminato nel gennaio 2009 allo Sporting Club Zambon
TREVISO - (gp) Tre mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, e 2.500 euro di provvisionale come risarcimento danni alla parte offesa. Questa la condanna inflitta a un 22enne trevigiano finito a processo per lesioni personali dopo aver sferrato un pugno a un avversario nel corso di una partita di calcetto. L'episodio incriminato risale al 5 gennaio 2008 e il teatro del fatto era un campetto dello Sporting Club Zambon nel quale si stava tenendo una partita di un torneo amatoriale di calcio a cinque. A metà del secondo tempo, dopo una gara corretta ma senza esclusione di colpi, l'arbitro fischia un fallo. Un normale contrasto a centrocampo, tanto che non venne estratto nessun cartellino, né giallo né tanto meno rosso. Il gioco venne fermato e, a quanto hanno raccontato sia la presunta vittima che dai suoi compagni di squadra, l'imputato (come lui stesso ha ammesso spiegando però i motivi del gesto) avrebbe “deliberatamente e volontariamente” colpito il 21enne con un colpo secco tra nuca e mascella, appena sotto l'orecchio, spedendolo al tappeto. Il giovane è crollato a terra perdendo i sensi e in aula ha raccontato di essersi risvegliato in spogliatoio dopo qualche minuto. Il 21enne, che si ritrovò per 20 giorni con la mandibola bloccata e per altri 30 con l'impossibilità di masticare normalmente, decise allora di sporgere denuncia alle autorità per quanto accaduto.