Sokol Dila, alias Rusu Koli, è passato da 6 anni e 8 mesi a 3 anni e 8 mesi
PENA DIMEZZATA IN APPELLO AL CAPO DELLA GANG DEL TERRAGLIO
La banda controllava lucciole, cocaina e armi tra Preganziol e Mogliano
VENEZIA – (gp) Pena praticamente dimezzata in appello al boss della “gang del Terraglio”. Il 38enne Sokol Dila, alias Rusu Koli, è infatti passato dai 6 anni e 8 mesi inflitti in primo grado dal gup Umberto Donà ai 3 anni e 8 mesi decisi dalla Corte d'Appello di Venezia. L'uomo, difeso dall'avvocato Mauro Serpico, era chiamato a rispondere del solo reato di detenzione illegale di armi da guerra, essendo già stato assolto per quelli di sfruttamento della prostituzione e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo l'accusa il 38enne era il vertice di una banda albanese che aveva preso il controllo dello spaccio, della prostituzione e del traffico di armi lungo l'asse del Terraglio, tra Preganziol e Mogliano Veneto. Stando a quanto contestato dagli inquirenti, la banda controllava la prostituzione di lucciole romene lungo il Terraglio e il traffico della cocaina: il tutto con l'utilizzo di fucili e pistole per minacciare eventuali altre gang rivali e chi ne disturbava i traffici. Gli albanesi, residenti tra le province di Treviso, Venezia e Perugia, facevano arrivare dalla Romania le lucciole: erano adescate, sedotte e poi mandate sulla strada dove venivano costrette a vendersi, spesso senza utilizzare il profilattico con i clienti. Ma oltre al sesso la gang gestiva anche lo spaccio con decine di dosi cedute a giovani tossicodipendenti. Per chi non pagava scattavano poi le minacce, spesso armi alla mano. In primo grado erano state inflitte condanne a 13 persone per un totale di quasi 30 anni di reclusione.