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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Sokol Dila, alias Rusu Koli, è passato da 6 anni e 8 mesi a 3 anni e 8 mesi

PENA DIMEZZATA IN APPELLO AL CAPO DELLA GANG DEL TERRAGLIO

La banda controllava lucciole, cocaina e armi tra Preganziol e Mogliano


VENEZIA – (gp) Pena praticamente dimezzata in appello al boss della “gang del Terraglio”. Il 38enne Sokol Dila, alias Rusu Koli, è infatti passato dai 6 anni e 8 mesi inflitti in primo grado dal gup Umberto Donà ai 3 anni e 8 mesi decisi dalla Corte d'Appello di Venezia. L'uomo, difeso dall'avvocato Mauro Serpico, era chiamato a rispondere del solo reato di detenzione illegale di armi da guerra, essendo già stato assolto per quelli di sfruttamento della prostituzione e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo l'accusa il 38enne era il vertice di una banda albanese che aveva preso il controllo dello spaccio, della prostituzione e del traffico di armi lungo l'asse del Terraglio, tra Preganziol e Mogliano Veneto. Stando a quanto contestato dagli inquirenti, la banda controllava la prostituzione di lucciole romene lungo il Terraglio e il traffico della cocaina: il tutto con l'utilizzo di fucili e pistole per minacciare eventuali altre gang rivali e chi ne disturbava i traffici. Gli albanesi, residenti tra le province di Treviso, Venezia e Perugia, facevano arrivare dalla Romania le lucciole: erano adescate, sedotte e poi mandate sulla strada dove venivano costrette a vendersi, spesso senza utilizzare il profilattico con i clienti. Ma oltre al sesso la gang gestiva anche lo spaccio con decine di dosi cedute a giovani tossicodipendenti. Per chi non pagava scattavano poi le minacce, spesso armi alla mano. In primo grado erano state inflitte condanne a 13 persone per un totale di quasi 30 anni di reclusione.