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L'intervista alla regista Ketty Adenzato e allo scenografo Ottavio Anania
"IL TEATRO COME LUOGO D'INCONTRO, NON COME STRUTTURA"
Avanscena : portare l'arte negli spazi urbani, tra la comunitÃ
TREVISO - Il teatro che vive anche al di fuori dei luoghi deputati e “contamina” lo spazio urbano. Questo l'argomento di cui si è discusso a Buongiorno Veneto Uno con Roberta Gaion, presidente dell'associazione Avanscena - fondatrice dell'omonimo festival dedicato alla scenografia e al costume teatrale -, Ketty Adenzato, regista, drammaturgo e socia fondatrice della Federazione Italiana Teatroterapia, e gli scenografi Ottavio Anania e Valeria La Torre. Il festival, che proseguirà fino a domenica 12 maggio, ha coinvolto numerosi luoghi della città: gallerie d'arte, spazi comunali, negozi o locali di ritrovo che hanno ospitato le diverse iniziative della rassegna culturale. Centrale, dunque, la riflessione sul rapporto e la funzione dell'esperienza teatrale per una comunità e sulla necessità di pensare “il teatro come luogo di incontro, non come una struttura”.
A questo proposito Ketty Adenzato parla di un suo progetto raccontato nell'esposizione “Il teatro performativo come transizione”, visitabile presso lo Spazio Bevacqua Panigai di Treviso fino a sabato 11 maggio. Si tratta di una ricerca sul concetto di “incursione” nella città e nelle periferie e quindi di uno studio sul rapporto tra i luoghi e il pubblico, “recettore attivo”.
Da parte sua, Ottavio Anania afferma che “In Italia moltissimi spazi, in disuso, chiedono di essere sfruttati e di tornare a nuova vita”. Lo scenografo con la sua socia Viviana Trombini, ha avviato un progetto di teatro itinerante, creando una struttura polivalente che capace di ospitare spettacoli, convegni e sfilate. In linea con questo progetto, Anania ha creato assieme a Valeria La Torre un secondo progetto, analogo, ma che si muove sull'acqua. “Purtroppo le istituzioni non sono interessate al carico di significati che queste strutture potrebbero avere, ma è interessata a quanto potrebbero essere produttive.” spiega lo scenografo nel corso dell'intervista che vi invitiamo ad ascoltare.