Nessuno sconto per il 28enne colombiano: sette anni e quattro mesi di carcere
STUPRO DI VIA DANDOLO: LA CORTE D'APPELLO CONFERMA LA SENTENZA
Accusato di violenza sessuale ai danni di una studentessa di 21 anni
VENEZIA – (gp) Nessuno sconto per lo stupro di via Dandolo. La Corte d'Appello di Venezia ha confermato la condanna di primo grado a sette anni e quattro mesi inflitta a Julio Cesar Zuluaga Aguirre, il colombiano di 28 anni reo confesso della violenza sessuale ai danni di una studentessa di 21 anni il 24 ottobre 2011 a due passi dal sottopasso della stazione ferroviaria di Treviso. Dopo la conferma della condanna a sei anni e due mesi di carcere sempre per violenza sessuale ai danni di un'amica della madre risalente al mese scorso, Zuluaga ha rimediato dunque il secondo verdetto di colpevolezza che sfiora la pena massima prevista per questo tipo di reato: considerando lo sconto di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato, il colombiano poteva essere condannato al massimo a otto anni di reclusione. Non si tratta dunque di una pena esemplare ma di certo severa, che la difesa si aspettava molto più della parte civile. Zuluaga dopo il fatto si era dato alla fuga sperando di arruolarsi nella Legione Straniera e sparire per sempre sotto le nuove vesti di Zico Duarte. Prima a Venezia, poi a Verona e infine a Marsiglia passando per Nizza: queste le tappe del colombiano che gli avevano permesso di raggiungere Parigi, dove gli sono state strette le manette ai polsi il 3 novembre 2011, dopo due settimane di latitanza. Poi le udienze presso la Corte d'Appello della capitale francese, il rifiuto di consegnarsi spontaneamente alle autorità italiane e il tentativo di ritardare il più possibile il rientro a Treviso. Ma il 27 gennaio 2012 Zuluaga era tornato nella Marca, scortato dagli uomini della squadra Mobile di Treviso che lo avevano preso in consegna a Linate. La sentenza di primo grado era stata pronunciata il 26 giugno dello scorso anno.