L'allarme della Cia: clima instabile, gli agricoltori non possono seminare
TROPPA PIOGGIA DA INZIO ANNO METÀ DEL MAIS A RISCHIO
In Veneto problemi anche per barbabietole e ortaggi
TREVISO - Con una media di 50 giorni piovosi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il primo semestre del 2013 è vicino al raddoppio della piovosità se confrontato con quello del 2012. Un’alternanza di siccità e forti acquazzoni, con cali repentini nelle temperature che stanno creando diversi problemi ai produttori. In Veneto sono principalmente tre le tipologie di coltivazioni che stanno subendo negativamente le elevate precipitazioni delle ultime settimane: la barbabietola, il mais e le orticole. A livello regionale, su 13 mila ettari di superficie destinata alle barbabietole, 5 mila non sono stati seminati (circa il 40% della superficie) e, qualora perdurassero le condizioni climatiche attuali, le aziende rischierebbero di veder perduta la produzione dell’intera annata. Non va meglio per il mais che in alcune aree non supera il 50% delle semine: in questo caso il margine di tempo è più ampio ma, più le si posticipa più aumenta il rischio di assoggettarsi alla siccità estiva e quindi agli attacchi parassitari, con una conseguente riduzione sia quantitativa che qualitativa del prodotto. Sono 32 mila, invece, gli ettari di superficie agricola regionale deputata alle orticole: in questo contesto molte aziende non hanno ancora seminato e il danno si fa ingente soprattutto per quelle più strutturate che, vengono meno ai contratti di vendita stipulati. Altra situazione critica è rappresentata dal fatto che le forti e continue precipitazioni hanno fino ad oggi impedito lo sfalcio e l’affienagione del foraggio per il bestiame – situazione completamente opposta a quanto accaduto nella scorsa stagione quando interi raccolti destinati all’alimentazione animale sono andati completamente bruciati sotto il sole ed una siccità che non si registrava da secoli.