ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE |
ASCOLTA AUDIO Dotto, Rinascita Treviso: "Raid mirato: sono stati quelli di Ztl"
SPEDIZIONE PUNITIVA, 22ENNE MALMENATO AL BAR INSOMNIA
Giovene di Lotta Studentesca aggredito da 15 giovani, indaga la Digos
TREVISO - Aggredito e picchiato mentre era seduto al tavolino di un bar in pieno centro. Secondo la denuncia presentata alla polizia, mercoledì sera, poco prima di mezzanotte, un 22enne, simpatizzante dell'associazione giovanile di destra Lotta studentesca, stava chiacchierando con alcuni amici all'esterno del bar Insomnia, in Calle del Podestà, a lato della chiesa di San Vito. Secondo il racconto di alcuni testimoni, alll'improvviso dalla piazza sarebbe sbucato un gruppo di una quindicina di persone, avrebbe puntato il ventenne, colpendolo a sprangate e cinghiate ma anche con calci e pugni, poi anche con le stesse sedie del bar e lanciandogli addosso i posacenere dei tavolini. Uno di questi ha sfondato anche la vetrina di un negozio vicino, le "Mercerie Monaco". Un'azione durata pochi minuti, dopodichè gli aggressori si sono rapidamente dileguati. Il giovane ha riportato sospette fratture ad una clavicola ed alle costole, oltre a svariate contusioni: medicato al pronto soccorso, ne avrà per 15 giorni. I presenti sostengono di aver riconosciuto nel gruppo parecchi esponenti dell'estrema sinistra trevigiana, compresi alcuni volti noti del collettivo Ztl. Proprio per questo, Luca Dotto, leader della lista Rinascita Treviso, civica che sostiene Massimo Zanetti, ha pochi dubbi sul fatto che si tratti di un'aggressione deliberata e mirata e sulla matrice politica del raid. Il bar, infatti, è gestito da Marcello Bassetto, candidato di Rinascita, ed è un abituale luogo di ritrovo degli esponenti della lista e di altri militanti vicini alla destra cittadina. Si tratta del secondo atto di violenza ai danni della lista, ribadisce Dotto, dopo lo sfondamento delle vetrine della sua sede elettorale, alcune settimane fa. Sull'episodio sta indagando la Digos che con l'aiuto delle telecamere di sorveglianza provvederà ad identificare gli autori della spedizione punitiva. La Questura ha già interpellato la Procura per punire i responsabili con la misura cautelare della sorveglianza speciale. "Ci sarà una repressione ferrea di questi fenomeni": ha dichiarato il portavoce dalla Questura, Alessandro Tolloso.