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Reportage
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Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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La nostra rubrica dedicata al mondo golfistico curata da Paolo Pilla

PILLOLE DI GOLF/14: I CAMPI IN ITALIA

Panoramica dei più belli e prestigiosi circoli nella nostra penisola


Royal Park

TREVISO - In questo nuovo appuntamento dedicato al mondo del golf, assieme al nostro esperto Paolo Pilla, faremo un rapido ma attento viaggio lungo il territorio italiano per individuare quali sono - secondo il nostro modesto parere - i campi da golf più interessanti e belli sotto l'aspetto golfistico ma anche paesaggistico. Nel prossimo appuntamento parlaremo, invece, dettagliatamente solo delle realtà venete.

 

Una panoramica sui campi da golf in Italia. In Italia oggi ci sono poco più di 400 strutture registrate alla FIG, presenti per la maggior parte al nord. Molte meno sono al Sud, ma tra di esse alcune eccellenze. Per citarne qualcuna, su territori di natura incontaminata troviamo in Puglia lo stupendo Acaya nei pressi di Lecce, il San Domenico nei pressi di Savelletri adagiato sulla linea costiera rocciosa la cui masseria ti fa rivivere il contesto locale di un tempo; in Sicilia il Donna Fugata nel Ragusano di 36 buche, il Verdura a Sciacca, meta esclusiva e suggestiva d’Europa, che di buche ne ha ben 45; in Sardegna le splendide 18 buche del Pevero, prestigioso campo voluto dall’Aga Kahan sulla Costa Smeralda. Sono questi, campi importanti, molto belli, con club-house da favola, ben adatti ad offrirsi ai turisti di tutto il mondo. E’, la cosa, da sempre importante per lo sviluppo e per far conoscere le bellezze del Meridione. Risalendo lo Stivale, la Calabria ha poca cosa, la Basilicata nulla, la Campania anche poco, ma un campo a 36 buche c’è: il Volturno; L’Abruzzo ne ha due a 18; le Marche si fanno apprezzare con il “Conero” dove, alla suggestiva bellezza della terra marchigiana, unisci l’ospitalità della sua gente. Con il Lazio si cresce: La Regione può contare su trenta strutture di cui tre a 27 buche. Tra esse, l’Olgiata, che ha ospitato l’Open d’Italia nel 2002. A Sutri (VT), “Le querce”, che di recente ha cambiato nome diventando il “Nazionale”, ospita la casa del golf italiano. Qui, infatti, ha sede la “Scuola nazionale di Golf” e si tengono i corsi ed esami per chi intende diventare maestro di golf, direttore, segretario di Circolo. In Umbria spicca l’affascinante Antognolla, con tutto il suo percorso dominato dalla presenza del castello del XII secolo, un maniero medioevale in perfetto stato di conservazione. La Toscana è la più ricca del Centro Italia con quaranta belle realtà, dove eccelle il 27 buche “Castelfafi”, situato lungo la via Francigena, che ti regala un’atmosfera rilassata in un paesaggio mozzafiato. Spicca inoltre qui “Le Pavoniere”, in quel di Prato, progetto di Arnold Palmer, grande architetto e gran campione di golf. Proseguendo verso il nord, l’Emilia-Romagna si afferma bene con un buon numero di campi, tra cui si evidenziano le 27 buche di Cervia, racchiuse tra pineta e mare. La Liguria, una stretta lingua di terra dove il clima mite permette di giocare tutto l’anno, ha le sufficienti realtà per soddisfare indigeni e turisti. Tra i quattro a 18 buche spiccano Garlenda e Rapallo, percorsi difficili e spettacolari, in cui la scenografia è l’eccellenza. La Lombardia, con le sue 69 strutture, fa per numero e qualità, la parte del leone. Le più importanti per me le 27 buche di Arzaga, e dell’Albenza, le 36 buche del Castello di Tolcinasco opera del grande Palmer, che in Italia ne progettò tre di campi: Tolcinasco a Milano, Le Pavoniere a Prato, e Cà della Nave a Venezia. Il Piemonte vien secondo, ma solo per numero. Nelle sue 64 strutture, infatti, ci sono importanti campi storici, e belli: Il famoso Castelconturbia, lo storico “Conturbier Golf Course”, che fu il primo in Piemonte, ed era frequentato dai Savoia, 100 ettari sotto l’incombente fascino del Monte Rosa; per due volte ha ospitato l’Open d’Italia (nel ‘91 e nel ‘98), e nel 2003 ha avuto il riconoscimento di miglior campo d’Italia. Ben 4 sono a 36 buche: Bogogno, nella terra del vino (che purtroppo oggi è in cattive acque), Margara sui pendii delle colline del Monferrato, il Royal Park i Roveri, che ha ospitato l’Open d’Italia 2012 ed il Golf Torino, situato accanto al Royal Park dentro al parco della Mandria, forse il bosco planiziale più importante della pianura padana, che comprende anche la Reggia di Venaria Reale. Qui avrà luogo il prossimo Open d’Italia, dal 19 al 22 settembre 2013. La vicina Valle d’Aosta pur soffrendo la presenza della neve per buon periodo, dispone di gradevoli realtà, tra le quali spiccano le 18 buche del Cervino, percorso dal suggestivo panorama molto apprezzato in estate dal turista. Il Trentino-Alto Adige, coperto per buona parte dell’anno da una coltre bianca, possiede affascinanti campi stagionali, che testimoniano la grande cura che la popolazione rivolge alla natura. Grida la sua gioia dell’essere nel cuore delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità. Significativo il precetto del golf Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio, sulle Dolomiti di Brenta: “Se sbagli un tiro, sarai felice di alzare gli occhi al cielo”. Già in essere dal 1921, il Circolo entrò a far parte della Federazione italiana nel 1923, risultando perciò il terzo campo da golf in Italia. Il Friuli Venezia Giulia, anch’esso terra di confine, offre una panoramica di situazioni diverse tra mare e montagna. Molto bello Lignano, particolarissimo Grado, felicemente inserito nell’oasi naturale della laguna che lo abbraccia, consentendo alla bora di rendere arduo il gioco. Del Veneto, che ci riguarda più da vicino, parleremo dettagliatamente la prossima settimana.

«L’unico posto in cui successo viene prima di sudore è il dizionario». Vidal Sassoon

(Paolo Pilla)


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