Sentito nel corso di un incidente probatorio, ha confessato tutti agli inquirenti
RAPINA DI PIEVE DI SOLIGO: IL BASISTA INCASTRA I 4 COMPLICI
La Procura ha potuto così formare la prova in vista del processo
PIEVE DI SOLIGO – (gp) Il basista confessa tutto, e chiama in correità i quattro presunti autori della rapina alla gioielleria Toffolatti di Pieve di Soligo dell'8 novembre scorso. Sentito nel corso di un incidente probatorio di fronte al gip Elena Rossi, il 32enne di Pieve di Soligo ha messo agli atti la propria testimonianza consentendo alla procura di Treviso di formare la prova per sostenere l'accusa contro i quattro coindagati a processo. L'uomo avrebbe dunque confermato la partecipazione alla rapina di Pieve di Soligo del capo della banda Francesco Sarracino, 34 anni, del nipote Giuseppe D'Aniello, 20 anni di Giuseppe Mele, 32 anni e colui che avrebbe sparato a Pierpaolo Toffolatti, e di Giovanni Verde, 34enne originario di Giugliano incaricato al noleggio dei camper con cui la banda si spostava da una regione all'altra per mettere a segno rapine. Il basista, la cui identità è volutamente tenuta nascosta dagli inquirenti in virtù della sua collaborazione con la giustizia, avrebbe però raccontato al giudice anche il coinvolgimento delle stesse persone in altri cinque colpi ai danni di istituti di credito tra il 2010 e il 2012. Chiamate in correità che al momento inchioderebbero i quattro coindagati.