Treviso, stava affiggendo manifesti a Sant'Angelo con altri due attivisti del Pd
MINACCIATO ED INSEGUITO CON L'AUTO: SAID NEL MIRINO
Serata di paura per il 22enne neoconsigliere, indaga la Digos
TREVISO - Prima offesi, poi inseguiti a bordo di due auto che hanno tentato di tagliare la strada al loro mezzo. E' stata una serata di paura quella vissuta ieri sera dal 22enne Said Chaibi, neo-consigliere comunale di origini marocchine, e da altri due giovani attivisti del Pd. I tre ragazzi si trovavano domenica sera in zona Sant'Angelo, alla periferia di Treviso, e stavano affiggendo alcuni manifesti elettorali del candidato Giovanni Manildo, in vista del ballottaggio di domenica prossima. Un gruppo di uomini, a bordo di una Audi e di una Bmw, si sono prima avvicinati a loro minacciando di strappare i manifesti e poi hanno inseguito il mezzo, una vecchia utilitaria, con cui Said e i suoi due amici stavano cercando di allontanarsi. In base ad una prima ricostruzione le due auto di grossa cilindrata avrebbero prima inseguito la vettura dei tre ragazzi fino a Canizzano; poi avrebbero cercato, con alcune manovre pericolose, di tagliar loro la strada. Dopo la bravata gli occupanti delle due auto-pirata si sono dileguate ed hanno fatto perdere le proprie tracce. Sull'episodio indaga ora la Digos della Questura di Treviso. Proprio in questi giorni Said Chaibi è al centro degli strali delle liste che appoggiano la candidatura di Giancarlo Gentilini: contro il 22enne il Carroccio ha diffuso un volantino al vetriolo che attacca pesantemente sia lui che il presidente della Camera Boldrini, da sempre favorevole al principio dello ius soli.