Un 47enne di Spresiano a processo per lesioni aggravate, minacce, ingiurie e molestie
PICCHIA LA EX RAGAZZA E LE SFONDA UN TIMPANO, RINVIATO A GIUDIZIO
Vittima una 41enne, che lo ha denunciato dopo la fine della loro storia
SPRESIANO – (gp) Prima la storia d'amore, poi la persecuzione. E in mezzo una serie di litigi che sono costati il rinvio a giudizio per lesioni aggravate, minacce, ingiurie e molestie a un 47enne di Spresiano. A trascinarlo in tribunale la sua ex convivente, che di anni ne ha 41 e ha deciso di non costituirsi parte civile a processo, che in seguito agli schiaffi ricevuti nel corso di una delle loro litigate ha riportato lo sfondamento di un timpano, irrimediabilmente indebolito. Un episodio risalente al 2007 e che la donna, per paura di andare incontro alle ire del suo compagno, aveva deciso di non denunciare. La verità è però emersa quando, alla fine della loro storia d'amore, si era rivolta ai carabinieri per mettere fine alle telefonate e agli sms continui del suo ex. Era la fine del 2011 quando la 41enne, ormai stanca di quel rapporto giunto al capolinea, aveva trovato il coraggio di lasciare quell'uomo per rifarsi una vita. Una decisione che sembrava condivisa dal partner, almeno all'inizio. Dopo un paio di settimane il cellulare della presunta vittima iniziò a ricevere telefonate ed sms a tutte le ore del giorno. Più che chiacchierate e messaggi sarebbero però stati una lunga serie di minacce e di insulti. E col passare dei giorni, stando alla denuncia, sarebbe aumentata anche la frequenza di questi episodi, tanto da spingere la 41enne ad andare a raccontare tutto ai carabinieri. Fu proprio durante il colloquio con i militari che gli spettri del passato vennero a galla: la donna, rispondendo alle domande dei carabinieri, ricostruì le varie fasi di quel rapporto e raccontò anche del timpano sfondato. A quel punto l'indagine per lesioni gravi, visto che la prognosi fu superiore ai 40 giorni e che i danni all'udito sono di fatto permanenti, scattò d'ufficio. Il 47enne, oltre ai reati di manaccia, ingiuria e molestie, venne così iscritto nel registro degli indagati anche per quello di lesioni gravi. Finito di fronte al gup Silvio Maras l'uomo, difeso dall'avvocato Enrico Marignani, è stato rinviato a giudizio e dovrà presentarsi a processo a dicembre.