A processo una donna di 46 anni chiamata a rispondere dell'accusa di stalking
MEDICO TRASCINA IN TRIBUNALE L'EX MOGLIE: "MI PERSEGUITA"
Per gli inquirenti avrebbe tempestato l'ex marito di telefonate ed sms
TREVISO - (gp) Medico trevigiano trascina in tribunale l'ex moglie accusandola di averlo perseguitato per quattro anni con telefonate e appostamenti. Stavolta a rispondere dell'accusa di stalking dunque non è un lui, ma una lei. E poco importa che le parti avessero cercato un accordo economico che avrebbe portato alla remissione di querela, perchè per questo tipo di reato si procede d'ufficio. Il processo si dunque è aperto, e continuerà a novembre quando l'imputata, una 46enne, tornerà in aula per cercare di dimostrare la propria innocenza sostenendo che non c'è nessun nesso causale tra la sofferenza di lui e la presunta persecuzione di lei. La tormentata vicenda matrimoniale ha inizio nel 2006, quando i due ex coniugi concludono le pratiche per la separazione. Davanti al giudice vennero fissati i paletti per una “non convivenza” civile, dall'assegno di mantenimento alla gestione della figlia. Una somma cospicua che, stando alla denuncia, la donna non avrebbe considerato tale, tanto da rendere difficili gli incontri settimanali del professionista con la bambina. Il medico nel frattempo si è rifatto una vita: due anni fa ha avuto un figlio da un'altra donna e l'ex moglie avrebbe continuato a tempestare di telefonate ed sms non solo lui, ma anche la sua nuova compagna. A questo punto è scattata una nuova denuncia, stavolta per stalking. Agli atti del processo, oltre a 23 pagine di tabulati telefonici contenenti tutte le chiamate ricevute dalla donna, ci sarebbe anche il responso dei medici sullo stato di salute della presunta vittima, a cui sarebbe stata diagnosticata una sindrome depressiva reattiva. Spetterà al giudice stabilire se causata dalla condotta dell'ex moglie.