"Di fronte alle domande scomode che solleviamo, si alza un muro di repressione"
FOGLIO DI VIA PER QUATTRO ATTIVISTI DEL COLLETTIVO ZTL
Per tre anni non potranno entrare nel territorio comunale di Treviso
TREVISO - Quattro attivisti del Collettivo Ztl sono stati colpiti dal foglio di via dalla città di Treviso, firmato dal Questore Tommaso Cacciapaglia. Il provvedimento amministrativo, notificato nella giornata di oggi, prevede il divieto di entrare nel territorio comunale per una durata di tre anni. A darne comunicazione sono stati gli stessi attivisti con una nota. “Questa misura -si legge- è stata motivata dalla partecipazione alle occupazioni ed alle manifestazioni che da tempo il collettivo ZTL sta portando avanti per denunciare la situazione di abbandono culturale e sociale della città, rivendicando uno spazio sociale che sia un laboratorio di autogestione, condivisione e creazione di proposte ed idee, che i cittadini possano attraversare e vivere partecipando e proponendo attività ed eventi. Con il suo intervento Ztl ha contribuito a mettere al centro della discussione cittadina e della recente campagna elettorale temi importanti come il riutilizzo degli spazi, la cultura, la socialità e i beni comuni, portando riflessioni e proposte su un’idea di città diversa da quella che la lega ha prodotto con i suoi vent’anni di amministrazione. L’esperienza dell’ex Telecom ha dimostrato che abbiamo le capacità e la volontà per portare avanti questo progetto, offrendo con il nostro lavoro e il nostro impegno un nuovo “bene comune” fruibile da tutta la cittadinanza. La risposta a tutto questo è stata il foglio di via: impedire a 4 ragazzi del collettivo di poter mettere piede nella città che stanno cercando di cambiare, impedire loro di vedere amici e affetti che in quella città vivono e lavorano, relegandoli ad un confino che ha un sapore di ventennio, quando i “sovversivi” venivano confinati in altre città. Per l’ennesima volta, di fronte alle domande scomode che solleviamo, alle richieste che facciamo, si alza un muro di repressione, arrivando al punto di negare l’accesso alla città a chi, per l’impegno che le dedica, ne è di fatto un cittadino. Non deve esserci silenzio su questo. Chi ha in questi mesi appoggiato in varie forme il lavoro di Ztl non può rimanete indifferente a questa limitazione di libertà. Chiediamo che questi provvedimenti, frutto di un’idea distorta di democrazia che la Lega ha prodotto nei suoi anni di gestione della città, vengano immediatamente revocati e il diritto di “movimento” venga ripristinato. In ogni caso non ci fermeremo! Continueremo a lottare, insieme, per dare a Treviso una ventata d’aria fresca, ribelle e sorridente. Complici e solidali con Ale, Cesco, Nicola e Simone"