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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Condannato dal tribunale di Venezia un imprenditore edile di 50 anni

ABUSI SULLA FIGLIA MINORENNE E BOTTE ALL'EX MOGLIE: SEI ANNI

L'uomo era anche chiamato a rispondere di detenzione illegale di armi


VENEZIA – (gp) Sei anni di reclusione e 15 mila euro di provvisionale da versare alle parti civili. Questa la sentenza di condanna pronunciata dai giudici del tribunale di Venezia nei confronti di un imprenditore edile 50enne, di origine serba ma da anni residente e operante nel trevigiano, finito alla sbarra per rispondere dei reati di violenza sessuale sulla figlia minorenne dell'ex moglie, maltrattamenti in famiglia e detenzione illegale di armi. Una pena tutto sommato ridotta rispetto alla gravità dei reati e le richieste del pm Alessia Tavarnesi, che aveva ipotizzato una condanna a dieci anni di reclusione. L'uomo, difeso dagli avvocati Andrea Zambon e Renato Alberini, si era sempre dichiarato estraneo ai fatti tanto da rifiutare qualsiasi rito alternativo per dimostrare la propria innocenza a processo. Secondo l'accusa gli episodi di violenza si sarebbero consumati nel tempo, tra il 2005 e il 2011, sia a Treviso che a Favaro Veneto, dove negli ultimi anni si era trasferita la famiglia. Già finito sotto inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, accusa poi caduta in prescrizione, l'imprenditore avrebbe maltrattato mamma e figlia per anni per costringerle a sottostare alle sue volontà. Anche attraverso minacce non solo verbali: in fase d'indagine infatti gli inquirenti sequestrarono una pistola semiautomatica Browning calibro 6,35, detenuta illegalmente, con tanto di caricatore e 5 cartucce. Ma l'accusa che più pesava sul 50enne era quella relativa agli abusi sulla figlia minorenne. Stando alle contestazioni della Procura di Venezia l'uomo, tra il 2008 e il 2010, l'avrebbe obbligata più volte a spogliarlo e masturbarlo, fino ad arrivare a costringerla a un rapporto orale. Abusi consumati sotto la minaccia di morte o di ritorsioni più pesanti sempre a livello sessuale se si fosse rifiutata. Mamma e figlia, dopo anni di soprusi, a metà del 2011 avevano deciso di dare un taglio a quel rapporto denunciando tutto alle autorità e dando via alle indagini.